Per chi non la conoscesse ancora, Anna Calvi è una cantautrice britannica, classe 1980, nata da padre italiano. È stata la cantante e chitarrista di una banda londinese, i Cheap Hotel, fino a quando durante un concerto ha attirato l’attenzione di Bill Ryder-Jones, il quale ha convinto poi la Domino Records a scritturarla. Nel 2010 ha aperto i concerti di Interpol, Arctic Monkeys e Grinderman di Nick Cave e a gennaio del 2011, con la pubblicazione del suo album di debutto, intitolato con il suo nome, entra in classifica in molti paesi europei ed è promossa a pieni voti della critica, che non tarda a definirla una musicista completa, dalla solida formazione classica. Ad appoggiarla, fra i tanti, anche Brian Eno, diventato suo mentore nell’avvio di carriera (Eno ha cantato i cori su Desire e Suzanne & I). Eppure Anna Calvi ha cominciato a cantare solo a 25 anni. “Ho avuto una fobia a riguardo, non volevo cantare a scuola o anche sotto la doccia. Ho avuto questo blocco emotivo nel sentire la mia voce. Così la chitarra è diventata la mia voce quando ero un adolescente, era come se potessi esprimere me stessa”, ha detto (Calvi utilizza spesso una chitarra Fender Telecaster ’90 e utilizza un Vox AC30 amp, sia dal vivo sia in studio).
Ha citato Nina Simone, Maria Callas, il rock di Jimi Hendrix e dei Rolling Stones, il blues di Captain Beefheart, gli spettacoli teatrali di Nick Cave, David Bowie (Lady Grinning Soul è il suo brano preferito di sempre), Scott Walker, nonché i compositori classici come Carlo Gesualdo, Messiaen, Ravel e Debussy tra le sue influenze, ma anche i film di Gus Van Sant, Wong Kar-Wai e David Lynch.
“La mia famiglia viveva a Roma, quindi ho bei ricordi di quando ero ragazzina, e di quando andavamo spesso in Umbria e al lago Trasimeno. Un po’ difficile da quantificare quanto mi abbia formato musicalmente, ma la mia famiglia italiana è molto aperta ed espressiva, e penso che questo abbia avuto un’influenza su di me”.
Anticipato dal singolo Eliza, ad ottobre del 2013 viene dato alle stampe il secondo album della cantante, dal titolo One Breath. Daniel Maiden-Wood alla batteria, Mally Harpaz alle percussioni, e per la prima volta alle tastiere John Baggott (Massive Attack e Portishead). One Breath è un capolavoro carico di pathos, più eterogeneo e meno immediato del precedente. Anna Calvi lo porterà dal vivo in Italia a febbraio in due club storici del panorama musicale italiano – l’Hiroshima Mon Amour di Torino (venerdì 21) e l’Estragon Club di Bologna (sabato 22) – per proseguire poi al Teatro Grande di Brescia (lunedì 24) e all’Auditorium Parco della Musica di Roma (martedì 25). Appuntamenti assolutamente imperdibili per gli appassionati di musica, occasioni uniche per apprezzare un’artista contemporanea nel pieno della sua creatività.
(Pier Costantino)