Non è una novità la messa in vendita, in alcuni casi anche istantanea, di concerti da parte di band e musicisti vari. Una tradizione cominciata con le jam band, i gruppi che la gente va a vedere perché capace di eseguire ogni sera un concerto diverso e quindi avere la registrazione di un live diventa quasi una esigenza, tenendo conto che per via dei costi difficilmente si pubblica un disco live di una intera tournée. In più si tratta di un bel souvenir della serata a cui si è preso parte. Adesso, ultimo arrivato, ci ha pensato anche Bruce Springsteen che a partire dai prossimi concerti in Sudafrica permetterà la vendita di ogni singolo concerto. Come nei casi citati, si tratta di registrazioni in formato mp3, anche se band come i Pearl Jam li offrono anche in qualità audio molto migliore e altri offrono anche la registrazione su cd. La cosa che però sta scatenando le proteste dei fan è che il management di Springsteen ha deciso un prezzo altissimo: 40 dollari a concerto e solo in formato mp3, quando normalmente un concerto in mp3 si vende a dieci dollari, vista la bassa qualità audio. Inoltre è obbligatorio acquistare un braccialetto con una chiavetta Usb per ogni singolo concerto, non dunque ricaricabile. Se ad esempio vuoi dieci concerti differenti devi comprare dieci braccialetti e dieci chiavette. Assolutamente sconveniente da ogni punto di vista, quello economico e quello della comodità. Verrà cambiata strategia? L’accusa che si sente fare in giro è: Springsteen e il suo management non capiscono cosa vogliono davvero i loro fan e soprattutto non capiscono nulla di tecnologia moderna…