Dopo l’arresto di Justin Bieber per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale, in tanti si chiedono come stanno affrontando la situazione le persone più vicine al cantante canadese. Uno dei primi a parlare su Twitter è stato il suo manager Scooter Braun: “Justin Bieber ti voglio bene e mi comporterò come qualcuno che tiene davvero a te. È tutto quello che ho da dire. Grazie a tutti per l’interessamento”, ha scritto. Poi ha twittato un nuovo messaggio: “È stata una lunga giornata. Siamo definiti da come gestiamo le avversità. Esserci quando conta. Amare in tempi buoni e in tempi cattivi”. Anche Jeremy Bieber, il padre di Justin, subito dopo l’arresto ha espresso su Twitter l’amore per i suoi tre figli: “Love @justinbieber @JazmynBieber @JaxonBieber #reallife”.
Una radio canadese ha annunciato che non trasmetterà più canzoni di Justin Bieber finché il ragazzo non andrà in riabilitazione. Hot 89.9 a Ottawa ha comunicato ai propri fan che non avrebbero più sentito “Baby”, “Never Say Never”, “Boyfriend” o qualsiasi altra canzone di Bieber finché la pop star non si farà aiutare.
L’arresto a Miami per guida in stato d’ebbrezza e corse clandestine potrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La vita sregolata, fatta di soli eccessi, che Justin Bieber conduce lo ha portato, nuovamente, ad avere problemi con la giustizia. I genitori iper permissivi della pop star si sarebbero decisi (finalmente) a insistere con vigore sull’opzione rehab, per ripulire il proprio figlio dalla droga e dall’alcol. Bieber è malato: basta bravate e riabilitazione al più presto (come suggeriscono da tempo i veri amici del giovane canadese). Nel mirino anche la crew del cantante, Lil Za, Milk e Lil Twist su tutti. Dalle ultime indiscrezioni pare che anche il suo entourage – che non ha mai fatto più di tanto per tenerlo sulla retta via – stia spingendo per la riabilitazione, ultima spiaggia per riportare con i piedi per terra Bieber. “Tutti intorno a lui lo spingono a cercare aiuto. C’è molta preoccupazione in questo momento. La preoccupazione è che devono risolvere la situazione. Dobbiamo risolvere questo problema e fare tutto il necessario. Pensano che il problema è la gente che frequenta. Ha alcuni problemi su cui lavorare. La squadra di Justin lo ha incoraggiato ad andare in riabilitazione per un po’. Ma non li ascolterà. Il suo ego è fuori controllo. Lil Za, Milk e Lil Twist hanno una cattiva influenza su di lui”, ha detto una fonte a E! News.
I genitori, talvolta, sono la rovina dei figli. Sembra essere questo il caso di Justin Bieber. Le colpe, ovviamente, sono in gran parte del cantante, ma papa e mamma Bieber non sono certo genitori modello. Seconda quanto riportato da TMZ, dopo l’arresto, Justin avrebbe dichiarato che le prescrizioni mediche per i farmaci ingeriti (insieme ad alcol e marijuana) prima di mettersi alla guida del volante gliele avrebbe passate proprio sua madre (cosa illegale), Pattie Mallette. I farmaci in questione sarebbero degli ansiolitici (tra cui lo Xanax), gli stessi rinvenuti dagli agenti durante la visita a casa sua dopo l’ormai celebre lancio di uova contro la casa del vicino. Inoltre non è un segreto che Pattie Mallette abbia iniziato a bere quando aveva 14 anni e a fare uso di droghe a 15 anni. La donna nel suo libro autobiografico ha rivelato di aver tentato il suicidio, prima di scoprire di essere incinta E il padre non è da meno. Anche Jeremy Bieber ha avuto seri problemi con l’acool, tanto da aver avuto in passato l’ordine giudiziario di stare lontano dal figlio quando era ubriaco. Ma non è tutto. Alcune fonti hanno riferito infatti come lo stesso padre abbia partecipato alla gara clandestina, contribuendo alla chiusura delle strade in maniera tale che il figlio e i suoi amici potessero sfidarsi a tutta velocità (e in piena tranquillità). Si dice inoltre che Jeremy chiuda sempre un occhio sui vizietti del figlio legati a consumo di marijuana e alcol. L’ultima? Poche ore dopo il rilascio su cauzione di Justin, Jeremy Bieber ha accompagnato il figlio a bere qualcosa lungo South Beach.
Giovedì 23 gennaio Justin Bieber è stato fermato dalla polizia di Miami Beach e successivamente è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale (non violenta) e guida con patente scaduta. Inoltre il cantante canadese stava facendo una gara in macchina con degli amici. La notizia dell’arresto si è diffusa velocemente dalla cella di Justin a Washington DC , dove si trovava per una conferenza il sindaco di Miami Beach Philip Levine. Non appena il sindaco ha finito con i suoi incontri è stato intervistato dai giornalisti sulla situazione. Il sindaco Levine non si è espresso a lungo, ma ha detto che lui e la polizia sono molti impegnati a far sì che Miami Beach sia un posto sicuro e che ha tolleranza zero per chi non ha rispetto della sua città. Quando un giornalista gli ha chiesto se Justin Bieber dovesse aspettarsi un trattamento speciale in carcere, il sindaco ha risposto con un deciso “no”. Il giudice Joseph Farina della Corte della Florida ha rilasciato Bieber grazie a una cauzione di 2.500 dollari (circa 1.900 euro). Di seguito il video in cui il giudice specifica il costo della cauzione e i motivi: “Il totale è 2.500 dollari. 1.000 per resistenza non violenta al pubblico ufficiale, 1.000 per guida in stato di ebbrezza e 500 dollari per guida con patente scaduta”.
Ricordiamo che Justin Bieber è stato fermato a bordo di una Lamborghini gialla, affittata per 1.800 dollari al giorno, alle 4 di mattina, mentre correva a 100 all’ora in una zona residenziale della città dove il limite è fissato a 50 km/h, facendo a gara con altri due amici a bordo di altre due macchine. Stando alle ultime notizie il test dell’alcol rientrava limiti previsti dalla legge della Florida. Durante l’interrogatorio Bieber ha ammesso di aver fumato marijuana, bevuto birra e preso un mix di farmaci prima di mettersi alla guida. Sembrerebbe che abbia rivelato di aver avuto le pillole grazie alla madre.