Domenica 30 novembre, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni (via Manzoni, 42 – Milano), per il quarto appuntamento della sua XXX Edizione, “Aperitivo in Concerto” propone in prima assoluta “The Crimson Project”, un progetto speciale dedicato alla musica di una delle icone del progressive rock, i King Crimson. Sul palcoscenico, eccezionalmente insieme, il Delta Saxophone Quartet, oggi uno dei più prestigiosi gruppi di sax, e il pianista Gwilym Simcock, uno dei nomi più in vista dell’attuale British Jazz,  già collaboratore del batterista Bill Bruford, a lungo componente degli stessi King Crimson. Un evento che incrocia  jazz, musica contemporanea  e art rock.



Precedute da “Kind of Red”, composizione firmata da Simcock ispirandosi all’album Red, si ascolteranno originali riletture di brani che coprono tre decenni del composito percorso artistico dei King Crimson: “The Night Watch” e “The Great Deceiver” da Starless And Bible Black (1974), “Two Hands”  da Beat (1982), “Coda: Marine 475” e “Dinosaur” da Thrak (1995).



Specializzato nell’esecuzione di pagine di musica contemporanea, il Delta Saxophone Quartet (Chris Caldwell, sax baritono, Graeme Blevins, soprano, Pete Whyman, contralto, Tim Holmes, tenore) non è nuovo a incursioni in territori affini al jazz e al rock più intelligente: nel 2007 ha registrato l’album Dedicated To You…But You Weren’t Listening, appassionante viaggio nel mondo sonoro dei Soft Machine, altro gruppo inglese che – al pari dei King Crimson – ha avuto un ruolo importante nel traghettare un’intera generazione di giovani ascoltatori dal rock verso il jazz e la musica più sperimentale.



The Crimson Project, che vede la partecipazione di Gwilym Simcock anche nelle vesti di compositore e arrangiatore  e si inserisce nelle iniziative celebrative del 30° anniversario del Delta Saxophone Quartet, è una coproduzione di “Aperitivo In Concerto”, Arts Council England e Performing Society For New Music.

Costituito nel 1984, il Delta Saxophone Quartet è da tempo accreditato come una delle più versatili formazioni sassofonistiche al mondo: sin dalla sua fondazione esplora, infatti, diversi ambiti espressivi, dalla musica di estrazione accademica a quella versata all’improvvisazione. Nell’arco della sua vita artistica, il Delta Saxophone Quartet ha  intessuto proficue collaborazioni con compositori e musicisti stilisticamente diversi fra loro come Steve Martland, Gavin Bryars, Joe Duddell, Mike Westbrook, Mark-Anthony Turnage e Michael Finnissy, solo per nominarne alcuni. L’album Dedicated To You…But You Weren’t Listening, nel quale il Delta Saxophone Quartet ha rivisitato musiche dei Soft Machine, ha visto la partecipazione di Hugh Hopper, storico bassista del celebre gruppo inglese. Nel aprile del 2014, dando così avvio ai festeggiamenti del trentesimo anno di attività, il Delta Saxophone Quartet ha eseguito Run Riot, composizione di Mark-Anthony Turnage trasmessa da BBC Radio. A Milano, nel 2002, i componenti del Delta Saxophone Quartet hanno preso parte ad “Aperitivo In Concerto” in qualità di membri della Steve Martland Band.

Tutti eccellenti strumentisti, i quattro sassofonisti del Delta hanno dato corso anche per proprio conto a intense carriere.

Il baritonista Chris Caldwell si è diplomato alla prestigiosa Guildhall School of Music & Drama e ha anche suonato in blasonate orchestre classiche quali la BBC Symphony Orchestra, la Royal Philarmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Royal Opera House e la Bournemouth Symphony Orchestra. Ha inoltre collaborato con la Michael Nyman Band.

Sopranista, ma anche compositore e produttore, Graeme Blevins è attivo nel jazz, nel pop e nella musica classica. Originario dell’Australia, ha collaborato con popstar del calibro di Phil Collins e Kyle Minogue, con la Royal Philarmonic Orchestra e, in ambito jazz, con Colin Towns, Guy Barker, Till Bronner e altri.

Anch’egli con alle spalle studi alla Guildhall School of Music & Drama, Pete Whyman ha suonato nella Royal Opera House Orchestra, nella BBC Concert Orchestra e nella London Sinfonietta, oltre che collaborato con Terry Riley, uno dei padri della minimal music, e Dawn Upshaw. Ha partecipato a incisioni discografiche di Elvis Costello, Pulp, Damon Albarn, Radiohead e altri.

Specialista del sax tenore, Tim Holmes si è unito al Delta Saxophone Quartet nel 2006, dopo aver fatto parte della Steve Martland Band. Ha anche suonato con le principali orchestre sinfoniche e da camera inglesi ed è stato coinvolto in numerose produzioni teatrali.

Gwilym Simcock è uno dei più affermati nuovi talenti della scena jazz britannica ed europea tutta. Nato nel 1981, ha studiato pianoforte, corno francese e composizione alla Chatman’s School di Manchester. Successivamente si è avvicinato al jazz e ha studiato alla Royal Academy of Music, sotto la guida, tra gli altri, di John Taylor, uno dei più rinomati pianisti jazz inglesi. Avviata la carriera musicale, Gwilym Simcock ha collezionato numerosi riconoscimenti: nel 2008 il suo album di debutto nelle vesti di leader, Perception, ha ricevuto una nomination come miglior album dell’ anno ai BBC Jazz Awards; successivamente sono arrivate le affermazioni nel Perriee Award, nei British Jazz Awards e Parliamentary Jazz Awards. Nel 2008 è stato invitato ad esibirsi ai Proms di Londra: per l’occasione ha composto Progressions, piano concerto eseguito dal trio dello stesso pianista gallese e dalla BBC Concert Orchestra, con diretta televisiva sulla BBC. Ha inoltre collaborato con il compositore Mark-Anthony Turnage, con la tedesca NDR Big Band e con jazzisti come Lee Konitz, Dave Holland, Bob Mintzer, Bobby McFerrin, Kenny Wheeler, Don Weller e molti altri. Ha fatto parte di vari gruppi, tra i quali gli Earthworks di Bill Bruford, ex batterista degli Yes e poi dei King Crimson. Nel 2014, la ACT Music, etichetta tedesca per la quale Simcock incide dal 2007, ha pubblicato due suoi album: Reverie At Schloss Elmau, in duo con il contrabbassista russo Yuri Goloubev, e Instrumation, con la partecipazione della City of London Sinfonia, del batterista Martin France e dello stesso Goloubev.

 

I King Crimson non sono solo uno dei gruppi più rappresentativi della stagione del progressive rock anni Settanta, ma simbolo di una costante ricerca che ha ampiamente valicato i confini del rock comunemente inteso. Sotto l’autorevole guida del visionario chitarrista Robert Fripp, i King Crimson sono stati artefici, nell’arco della loro articolata esistenza, di audaci sperimentazioni che li hanno portati a contatto anche con il mondo del jazz più avanzato (con loro ha più volte collaborato il pianista Keith Tippett). Scegliendo accuratamente i partner che hanno via via caratterizzato le varie fasi del gruppo, Robert Fripp ha tenuto sempre fede al proprio rigore espressivo, senza mai cedere alle lusinghe del music business. Tra i musicisti che si sono alternati all’interno dei King Crimson, ci sono i bassisti Greg Lake e Tony Levin, il chitarrista Adrian Belew, i sassofonisti Ian McDonald e Mel Collins, i batteristi Mike Giles e Bill Bruford. L’ultimissima edizione dei King Crimson ha debuttato dal vivo nel settembre del 2014 e allinea ben tre batteristi, Pat Mastelotto, Gavin Harrison e Bill Rieflin, oltre a Mel Collins, Tony Levin, al chitarrista Jakko Jakswyz e, ovviamente, al carismatico leader.