“Fino a pochi mesi fa io e Bill Laurence venivamo qui  fra il pubblico ad ascoltare musica al  Ronnie Scott’s. Essere qui stasera su questo palco  è un piacere  e soprattutto un grandissimo onore “(Michael League)

 

Con queste parole Michael League ha aperto i due giorni di concerti previsti a Londra nell’ambito del London Jazz Festival. Esauriti da due mesi i 3300 posti alla Roundhouse, la data del Ronnie Scott’s club, il più prestigioso jazz club d’Europa, è stata aggiunta all’arrivo della band a Londra. I duecentoventi posti disponibili sono andati esauriti nel giro di un paio d’ore.



Il concerto al Ronnie Scott’s è stato collocato nella fascia del Late Show, considerando che l’attrazione principale della serata, anch’essa all’interno del Festival, prevedeva due grandi del jazz come  Carla Bley e Steve Swallow che non ha raggiunto il sold out.

League insieme al tastierista Bill Laurence, l’unico inglese della formazione, intorno alle 19 è stato protagonista di una intensa master class alla Tech Music School  (BIMM) di Londra.  Grazie alla disponibilità della direzione  abbiamo assistito a questo gremitissimo incontro che ha suscitato una valanga di domande da parte dei  giovani allievi presenti. E’ stata l’occasione giusta per avere una ulteriore conferma della visione da grande leader di Michael League, che oltre ad esibirsi in tre brani in duo con Laurence, ha parlato anche del suo approccio alla musica, spiegando come la band giorno dopo giorno ha conquistato le platee di tutto il mondo.



“Non si vendono più cd è vero, ma bisogna conoscere tutti i meccanismi del business, iniziando a farvi pagare da quando suonate in cantina come facevamo noi agli inizi dinanzi a dieci amici. La musica dal vivo non morirà mai nulla potrà sostituire lo spostamento d’aria e l’impatto degli amplificatori durante i concerti, mai”

Trent’anni, League è da circa dieci anni il leader ed il fondatore degli Snarky Puppy, nonché autore della gran parte del repertorio. Nativo di Long Beach, League ha frequentato per quattro anni la North Texas’ Jazz University studiando poi a Dallas per altri tre anni. L’incontro e la frequentazione con il tastierista Bernard Wright si è rivelato determinante per la sua formazione musicale. Un particolare tecnico Michael League utilizza nella sua strumentazione gli italianissimi amplificatori MarkBass. 



Il concerto al Ronnie Scott’s è iniziato intorno alla mezza causa il prolungato soundcheck  necessario per alloggiare al meglio  i dieci musicisti della band. Fin dal primo brano l’impatto della musica degli Snarky Puppy  band è stato a dir poco entusiasmante. Strepitosa la sezione fiati che rispetto alla esibizione di Umbria Jazz  ha visto il ritorno di Jay Jennings alla tromba che ha affiancato Chris Bullock (sax)e Mike Maher (tromba) quest’ultimo messosi subito in luce in Binky (GROUNDUP). Azzeccatissimo l’innesto del  giovanissimo  chitarrista Chris Mc Queen, texano, in possesso di una ottima tecnica oltre a gusto e personalità notevoli  come dimostrato in White Cap, tratto dal cd TELL YOU FRIENDS. La formazione americana, infatti, a seconda dei momenti subisce degli aggiustamenti poiché i musicisti degli Snarky Puppy, oltre ai concerti e all’attività didattica, sono impegnati in produzioni o come session man. Quello che potrebbe sembrare un limite consente invece di roteare musicisti mantenendo alto il livello di concentrazione all’interno del gruppo. A dir poco terrificante la sezione ritmica dal groove funk dettato dal batterista canadese  Larnell Lewis, sempre più bravo, una sorta di nuovo Billy Cobham, spalleggiato dalle percussioni di Nate Werth e dall’argentino  Marcelo Woloski  .I tre sono stati protagonisti alla Roundhouse di una fiammeggiante parte percussiva nel brano Tio Macacoche ha mandato in visibilio la platea.

Intrigante Kite dall’ultimo album WE LIKE IT HERE, un brano che League ha scherzosamente definito una composizione “molto vicina ad una ballad” . Si tratta di un brano che presenta assonanze con la musica di Steve Reich e il Pat Metheny di THE WAY UP. Non a caso il grande chitarrista pare essere una grande fan della band “hanno delle splendide tessiture e scrivono belle melodie cantabili”. In Kitesi è messo in evidenza il tastierista Bill Laurence, forse l’elemento meno appariscente della band, seppure quello dotato di maggior classe, sempre pronto a pennellare atmosfere come in Ready Wednesday brano molto vicino alla musica classica europea, tratto  dal suo album solo FLINT uscito a maggio.

Applauditissima fin dalle prime note Think of Gold, tratta da GROUNDUP. Brano talmente amato che a concerto finito è stato cantato dal pubblico della Roundhouse mentre lasciava il teatro.

La sezione fiati, a seconda dei brani rafforzata dalla tromba del talentuoso  tastierista Justin Stanton, è forse l’elemento caratterizzante del sound degli  Snarky Puppy, capace di impasti degni  della Gil Evans band o dei primi Blood, Sweat & Tears. Trascinante la versione di Lingus (WE LIKE IT HERE), proposta al Ronnie Scott’s . 

Dei due concerti la nostra preferenza va a proprio a quello del club di Soho, dove la band ha concentrato il repertorio, gestendo al meglio anche le parti soliste, a volte un po’ dilatate alla Roundhouse, tra l’altro  l’atmosfera di grandissima attesa è stata un po’ smorzata dalla esibizione della pur brava Banda Magda (la cantante greca Magda Giannikou) proprio perché accompagnata dagli Snarky Puppy al gran completo, l’artista è infatti prodotta dal Michael League ed ha partecipato anche al cd FAMILY DINNER VOLUME ONE. A parte questo, due concerti di grande livello, umusica avvincente  che si muove fra accenni di ritmiche sudamericane, rock, funk e jazz, musica classica; la combinazione chitarra tastiere usata in  What About Me(WE LIKE IT HERE) evoca il geniale Todd Rundgren e i suoi Utopia . Una musica che riesce a raccogliere e coinvolgere un pubblico composto per il novanta per cento da giovani,  presentando a volte strutture e progressioni armoniche complesse, con particolare attenzione alla melodia. E stiamo parlando di musica strumentale. Un successo che ci lascia stupiti in un momento in cui la musica è plastificata, creata al computer, devastata da produzioni da discoteca. Incredibile, una band di giovani che suonano tutti dal vivo, con grande preparazione tecnica e tantissima energia. Negli ultimi brani proposti alla Roundhouse  (Quarter Master da GROUNDUP e Shofukan  WE LIKE IT HERE), si è aggiunto alla band il giovanissimo talento del multistrumentista inglese Jacob Collier alla melodica.

Dopo sei mesi di tournée la band si concede qualche giorno di pausa (il 15 dicembre voleranno in India per un concerto) anche per preparare due nuove uscite discografiche FAMILY DINNER VOLUME TWO previsto per febbraio e il live registrato con la Metropole Orchestra per il mese di Aprile.