Con Davide Berardi ho avuto una sorta di incontro scontro che ha lasciato il segno. Reduce dal Premio Bruno Lauzi ha portato in tasca il successo di una canzone fresca e delicata, armoniosa e vivace. “Indescrivibile” questo il titolo del singolo che ha cavalcato il palco di Anacapri, una sorta di poesia in musica che evidenzia l’amore in tutte le forme paradossali e appunto indescrivibili nel senso stesso del termine “indescrivibile come abbracciare il vento, come una fuga che non lascia scampo”. 



Un ricordo di qualcosa che c’era, di qualcosa che torna alla mente in una semplice chiacchierata. “Sarà di nuovo estate” ci sottolinea la voglia di ricominciare nonostante il freddo che passa nelle vene della tristezza. Una dedica, una lettera, una dichiarazione d’amore ai tempi della semplicità. Chitarra e voce raccontano un taglio che ha lasciato il segno, il vuoto, il rimorso di qualcosa che poteva essere e non è stato. Una lotta tra colpe e ragioni, tra alibi e giustificazioni che non lasciano il tempo a rimorsi ma solo a ricordi. Indescrivibile sensazione di appartenenza al passato, raccontato nella forma del presente, della prima persona, un giocarsi l’ultima carta nella consapevolezza che sarebbe un po’ come “portare sulle spalle il tempo”. 



Ho conosciuto Davide Berardi anche al di fuori della sua musica, e posso affermare con assoluta sicurezza che vedremo questo giovane talento in giro per il mondo con la chitarra sulle spalle ed un microfono in tasca, perché in fondo la vera musica è proprio quella che lui riesce a far valere, e come pochi. Viaggiare per poter portare in giro parole e magia, note ed allegria. Non importa quanti concorsi vinti o rimandati, non importa quante sconfitte, importa avere con se la voglia di comunicare passione e Davide ne ha da vendere. Indescrivibile quello che ci ha donato, Indescrivibile, quello che potrebbe fare con l’energia che gli appartiene. Noi de Il Sussidiario, lo appoggiamo e lo seguiremo in tutte le sue grandezze. 



Ciao Davide e un grande, indescrivibile IN BOCCA AL LUPO.