Sabato 20 dicembre 2014 Claudio Sottocornola in una nuova lezione-concerto al Liceo Mascheroni. Un evento importante non solo perché collocato alla fine della settimana prenatalizia, ma perché si tratta della presentazione ufficiale di Una notte in Italia, un fortunato ciclo di lezioni-concerto finalmente disponibile e consultabile su chiavetta USB. Dal territorio al web, dal dvd al digitale: l’evoluzione delle attività di Sottocornola passa anche attraverso la fruizione al computer, con la pubblicazione su pen drive di questa trilogia di lezioni-concerto dedicata all’identità culturale nazionale, in occasione dei 150 anni di Unità d’Italia, svoltasi tra gennaio, febbraio, marzo e dicembre 2011. Il docente infatti, nella sua Bergamo (precisamente nell’Auditorium del Mascheroni, dove insegna Filosofia e Storia), ha ideato e realizzato cinque suggestive lezioni-concerto con il coinvolgimento dei suoi studenti, liceali e universitari, per il vasto pubblico del territorio. 



Una notte in Italia nacque con l’obiettivo di celebrare – in modo nuovo e originale – i 150 anni dell’Unità d’Italia, evitando ogni deriva retorica, come sempre accade nelle operazioni di Sottocornola, particolarmente attento all’interpretazione e alla divulgazione dei fenomeni sociali e artistici con un linguaggio accessibile ma rigoroso, coinvolgente ma sempre attento a eludere cliché e luoghi comuni. Sottocornola ha proposto un approfondimento partito dalle origini di una fetta rilevante della nostra identità linguistica, culturale e sociale di oggi, utilizzando – secondo una chiave tipica nei suoi studi performativi sul pop – i migliori episodi della canzone popolare italiana degli ultimi cinquant’anni, che ha unificato (ma anche omologato) il modo di parlare e di pensare. In queste lezioni-concerto il ‘filosofo del pop’ – così lo ha ribattezzato la stampa, incuriosita dalla verve, dalla preparazione e dal brillante piglio espressivo del docente-performer – ha interpretato alcuni dei brani più memorabili della nostra storia musicale: gli anni ’60, il miglior repertorio dei cantautori, l’evoluzione dell’immagine femminile nella canzone. Tre filoni tematici particolarmente gettonati nelle lezioni-concerto, incontri sui generis che spaziano tra performance, divulgazione, canto, analisi e crossmedialità. 



L’archiviazione su supporto USB delle lezioni-concerto per oltre sei ore di live, arricchite da contenuti speciali di grande valore documentario e didattico (relazioni degli studenti, approfondimenti critici, materiali di stampa e web, fotografie, video abstract e dossier), diventa momento di condivisione con gli studenti, utilizzando il veicolo della canzone come strumento di riflessione antropologica, ricostruzione storica e didattica della Storia, che potrebbe suggerire molto sulla possibile evoluzione del rapporto tra musica e scuola in Italia. Ma il progetto di Una notte in Italia diventa anche, più in generale, una proposta alternativa al fare musica e cultura oggi prevalente, come momento formativo e non finalizzato al mero intrattenimento e consumo, tanto che il docente-interprete dichiara orgogliosamente l’utilizzo di tecnologie essenziali come più coerenti al proprio approccio educativo, alieno dalla facile suggestione di effetti speciali e mimetismi estetizzanti, nella direzione di una ermeneutica sperimentale e alternativa. 

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