Sono finiti i tempi in cui Ozzy Osbourne staccava la testa a un pipistrello e la sputava in mezzo al pubblico, o lo stesso Ozzy che decapitava una colomba durante una riunione di affari con i suoi discografici. Finiti pure i tempi in cui Alice Cooper si faceva avvolgere da pitoni affamati sul palcoscenico. Insomma, sarà il clima natalizio, ma i rocker più intransigenti, cattivi e satanisti come da tradizione non esistono proprio più. Gli Slayer mettono in crisi tutti, il gruppo thrash metal dalla carriera decennale che nei suoi testi parla di diavolo, nazismo, violenze, serial killer si è reso protagonista di un episodio da non credersi. Lo hanno reso noto loro stessi pubblicando una tenera foto di Gary Holt, il chitarrista della band, che abbraccia sorridente un gattino. E’ successo che la band si trovava a Indianapolis per un concerto e si sono recati in un ristorante. L’assistente del tour manager, Jess, ha visto per la strada un senza tetto che vendeva un gattino mezzo morto dal freddo per un dollaro. L’ha pagato e se l’è portato sul pullman della band, l’ha riscaldato, gli ha dato da mangiare e poi la band ha deciso di regalare il gattino a un amico che cercava proprio un gatto. Be’, il rapporto degli Slayer con i gatti in realtà ha una lunga storia. Tempo fa qualcuno ha postato un video di un gatto che impassibile e con grande apparente interesse siede comodamente su un divano ascoltando la musica del gruppo, video che è diventato in breve tempo virale. Cosa lega dunque veramente Slayer e gatti? E basta un selfie con un micetto per definirli “satanisti dal cuore buono”? (Paolo Vites) 



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