Tra i Campioni in gara nell’edizione 2014 del Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto figura anche il nome di Cristiano De Andrè. Il cantautore genovese figlio del grande Faber, è stato incontrato dall’inviata della Rai, Federica Gentile, subito dopo aver terminato le prove in vista della sua partecipazione alla kermesse sanremese. De Andrè si dice molto soddisfatto per come siano andate le prove sottolineando la straordinaria la grande professionalità di un’orchestra che aiuta tantissimo sotto tale punto di vista. Rispondendo ad una precisa domanda sulle emozioni che sta provando nel tornare sul palco dell’Ariston, il cantautore sottolinea come per lui si tratti della quarta partecipazione e come ogni volta riesca a sentire una sorta di scarica elettrizzante. Sottolinea come siano passati ben 11 anni dalla sua ultima volta a Sanremo ed allo stesso tempo come tali tempistiche siano le migliori per poter godere appieno della grande energia che il Festival riesce a dare.



De Andrè parla dunque del suo ritorno visto all’Ariston e dei due brani con cui si presenta in gara – “Invisibili” e “Il cielo è vuoto” – che ha scritto un anno fa appositamente progettando un possibile ritorno a Sanremo e che quindi non ha inserito nel suo ultimo album uscito proprio nel 2013 ed intitolato “Così in cielo, così in guerra” che andrà in ristampa nelle prossime settimane per inserirvi, appunto, i due brani inediti con cui si è presentato a questo Festival. Il cantante concorda sul fatto che Sanremo sia un’importante vetrina per gli artisti che possono proporre ad un bacino di utenza piuttosto ampio le proprie canzoni; nel suo caso specifico è l’occasione per far conoscere le sonorità del suo ultimo lavoro a quanti probabilmente non lo conoscono.



Si parla quindi delle due canzoni con cui concorre in questo Festival, evidenziando come la prima (“Invisibili), sia un pezzo autobiografico a cui lui tiene particolarmente in quanto è per l’appunto un parte della propria storia. Nello specifico racconta di come vedesse lui il mondo quando aveva l’età di 20 anni. Il secondo brano, “Il cielo è vuoto” parla, appunto, di un cielo vuoto da colorare in cui ognuno contando soltanto sulle proprie forze, deve prendere i propri pastelli e colorarlo. Il discorso cade dunque sulla quarta serata del Festival (quella del Venerdì), per la quale annuncia che canterà un pezzo di suo padre non particolarmente famoso al grande pubblico come tanti altri ma che ha un particolare significato visto che lo ha scritto durante una notte dedicandola alla moglie (la madre di Cristiano). De Andrè ci tiene a cantare questo pezzo soprattutto ora che entrambi non ci sono più. Infine Cristiano De Andrè parla di quelli che saranno i propri progetti nel dopo Sanremo ed in particolare dopo l’uscita dell’album con l’aggiunta dei due inediti partirà con una tournée estiva che poi diventerà teatrale nel corso dei mesi autunnali a partire da ottobre.