Iniziato il conto alla rovescia, in attesa che il palco dell’Ariston si animI e s’illuminI grazie alla scenografia di Emanuela Trixie Zitkowsky, la conduttrice radiofonica Federica Gentile scambia due chiacchiere con Tommaso Cerasuolo voce della band “Perturbazione”. Il gruppo quest’anno fa parte della rosa dei 14 big in gara e si presenta alla manifestazione con due brani dal titolo: “L’Unica” e “L’Italia vista dal bar”. Ma chi sono i Perturbazione? I “Perturbazione” sono una band pop-rock italiana che nasce a Rivoli (Torino) alla fine degli anni Ottanta. Il palco dell’Ariston per loro rappresenta un vero trampolino di lancio dove finalmente hanno la possibilità di farsi conoscere in tutt’Italia. I componenti del gruppo sono: Tommaso Cersuolo vocalist; Gigi Giancursi chitarrista; Rossano Antonio Lo Mele batterista; Alex Barrasco bassista; Elena Diana violoncellista e Cristiano Lo Mele tastierista e chitarrista. 



Federica Gentile incontra Tommaso Cersuolo a Cinecittà mentre la band sta facendo le prove del prossimo Festival di Sanremo. È un incontro amichevole e molto confidenziale. Nonostante venticinque anni di carriera portati molto bene sulle spalle, il momento per il gruppo è molto emozionante. Cinecittà agli occhi di Tommaso è un posto magico, avvalorato dalla presenza dello “Studio 5” dove in passato è stato il regno di Federico Fellini. Dal 2003 i Perturbazione hanno provato per ben cinque volte a partecipare al Festival della canzone italiana, il sesto tentativo è andato a buon fine, merito di cosa? Tommaso è sicuro che se questa volta sono riusciti a conquistare l’entrata a Sanremo, è per la qualità delle canzoni portate in gara. Non sono i numeri di volte che si partecipa a una manifestazione, nemmeno i numeri dei concerti e dei dischi venduti, alla fine la riuscita di un’impresa sta nella canzone. 



Federica Gentile chiede al cantante di presentare i suoi brani. Lei ancora non ha avuto modo di ascoltarli, ma il parere di chi ha preso confidenza con i pezzi, è che le melodie viaggiano su due traiettorie diverse: “L’Unica” è un motivo più vicino ai lavori precedenti del gruppo, mentre “L’Italia vista dal bar” ha un’anima più moderna, più attuale.  A questo proposito Tommaso spiega il gioco che accomuna un po’ tutti gli artisti cioè quello di cambiare attitudine. È bello avere due tavolozze a disposizione con due colori completamente diversi. “L’Unica” per il cantante è sicuramente il pezzo più frizzante e più vicino alle cose dell’ultimo disco. “L’Italia vista dal bar” è un pezzo più classico con le chitarre che si “arrotolano”. 



Il testo è molto attuale presenta un’Italia del non cambiamento, un paese che fatica a rinnovarsi, dove siamo tutti bravi a lamentarci ma non abbiamo il coraggio di evolverci, finiamo con il restare fermi senza fare nulla per progredire. La questione che il cantante pone è se un giorno si riuscirà a trovare quel nesso che unisce un desiderio espresso e la felicità. Durante l’intervista Federica fa due conti e scopre che 6 è un numero che ricorre spesso nella carriera artistica dei “Pertubazione”: 6 sono i cantanti che compongono il gruppo; 6 sono le volte che hanno provato a partecipare a Sanremo; 6 sono gli album che hanno pubblicato. Tommaso racconta che in passato (1998) hanno esordito (cantando in italiano) con un mini-cd dal titolo “36”. Evidentemente il 6 è il loro numero magico. Questa volta in via eccezionale, i Pertubazione si augurano di non arrivare sesti al Festival, ma di vincerlo.