L’amore è possesso? Un amore si può dire tale nel momento che l’altro o l’altra diventano “nostri”? Spesso l’amore è stato identificato in questo modo: sei mio, sei mia. Una esclusività che spesso e volentieri finisce invece per uccidere l’amore stesso, che come prima cosa dovrebbe piuttosto essere un donarsi gli uni agli altri in libertà. Il testo della canzone interpretata da Giusy Ferreri a questo festival di Sanremo, L’amore possiede il bene, sembra cadere in questa ambiguità: “È l’amore a possedere il bene, Dunque tu possiedi me E io te, e io te” si legge infatti. Quella che viene narrata nel testo della canzone è una relazione che fortunatamente dura da anni: “Dopo tutti questi anni che ho passato insieme a te, na na na… na na na Ho capito che non posso allontanarmi perché,…”. Il perché rimane però sospeso. Cosa significa che l’amore possiede il bene? E’ una bella espressione: ognuno vuole il bene, la felicità per sé e per l’altro, il dubbio rimane nell’uso di quella parola scelta appositamente, “possedere”. Così canta il protagonista del testo, si guarda avanti e ci si dimentica del passato,”mille ricordi”, perché “rimpiangere fa male, sorridere fa bene”. Questo amore che possiede i due protagonisti della canzone fa sì che il legame rimanga integro. Ma lascia anche aperta la domanda: a che prezzo si è riusciti a ottenere tutto questo? E nel momento in cui vado avanti / Lascio dietro me i tuoi occhi spenti / È l’amore a possedere il bene, / Dunque tu possiedi me / E io te, e io te / L’amore possiede il bene / L’amore possiede il bene



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