Cristiano De André nasce il 29 dicembre del 1962 a Genova. I suoi genitori sono il celebre Fabrizio ed Enrica Rignon, detta “Puny”. Inizia a suonare fin da giovanissimo. Appena diventato adolescente, infatti, si iscrive al conservatorio di Genova e studia violino e chitarra. Diventa subito molto bravo nell’uso di questi strumenti e fonda, all’inizio degli anni Ottanta, una band musicale chiamata “I tempi duri”. Questo gruppo è formato da alcuni musicisti di Verona e, nei primi anni di vita, fanno da accompagnatori di Faber nel corso dei suoi concerti. Il gruppo pubblica anche un album che si intitola “Chiamali tempi duri”. La band si scioglierà nel 1985, anno in cui il 23enne Cristiano prende parte per la prima volta nella sua vita al Festival di Sanremo, gareggiando, ovviamente, nella sezione riservata ai giovani talenti. Il brano presentato si intitola “Bella più di me”. In questa edizione della kermesse canora arriva a un passo dal podio, ma riesce a vincere il premio conferito agli artisti in gara dalla critica. Due anni dopo viene pubblicato il suo primo lavoro da cantante solista. Il suo titolo è, semplicemente, “Cristiano de André”. Ad aiutarlo in questo lavoro c’è anche Massimo Bubola, cantautore che aveva già collaborato con il padre di Cristiano per gli album “Rimini” e “L’indiano”. 



Il secondo disco di Cristiano esce tre anni dopo. Il titolo di questo lavoro è “L’albero della cuccagna” e si avvale del contributo di tanti artisti italiani di grande fama, come il già citato Bubola, Vince Tempera, Mauro Pagani, e tanti altri ancora. In quello stesso anno (parliamo sempre del ’90), viene alla luce la sua primogenita, Francesca, che deciderà anni dopo di partecipare al reality “L’Isola dei famosi” (2011). Nel ’92 viene pubblicato il suo terzo lavoro, dal titolo “Canzoni con il naso lungo”. Questo album anticipa la sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo, questa volta nella categoria dedicata ai cantanti già conosciuti e affermati. Nell’edizione del ’93 il figlio dell’immortale Faber porta un pezzo intitolato “Dietro la porta”. L’ottima interpretazione di cui si renderà protagonista gli varrà il secondo posto, che verrà affiancato dal premio speciale “Volare” e da quello della critica. Nel ’95 viene pubblicato l’album “Sul confine”. Questo lavoro è ricco di illustri contributi da parte di cantanti e musicisti con cui Cristiano aveva già collaborato in precedenza. Ma il tocco di classe, la vera perla contenuta in questo lavoro, è la partecipazione di suo padre, Fabrizio De André, al pezzo intitolato “Cose che dimentico”. È a partire da quest’anno che Cristiano prende ad accompagnare con grande continuità il padre nei suoi concerti. Il figlio, però, non si limita ad aiutarlo nel corso delle sue esibizioni suonando uno strumento e basta. Cristiano cura infatti tutti gli arrangiamenti delle canzoni che De André padre canterà nel corso dei vari appuntamenti.



Il suo album successivo esce nel 2001, e si chiama “Scaramante”. Questo lavoro ottiene un discreto successo, sia relativo alle critiche che alle vendite. A questo album segue, l’anno successivo, una serie di concerti in tutta Italia che portano lo stesso nome. Nel 2003 prende parte di nuovo al Festival di Sanremo, presentando il brano “Un giorno nuovo”. A questo periodo così fruttuoso artisticamente segue però un lasso di tempo altrettanto lungo in cui Cristiano non si fa vedere molto. Per circa sei anni, infatti, non produce molto a livello musicale, e torna sul palcoscenico all’inizio del 2009 in occasione della puntata di “Che tempo che fa” (condotta da Fabio Fazio) dedicata al ricordo di Fabrizio De André, in cui canta “Crèuza de ma”, brano scritto dal padre in stretto dialetto genovese.



L’estate successiva parte un tour intitolato “De André canta De André”, una serie di concerti in cui Cristiano canta alcune delle canzoni più conosciute e belle scritte e interpretate dal padre. Queste serate riscuotono un tale successo che Cristiano si vedrà costretto a ripeterlo anche l’anno successivo. Dopo altri due anni trascorsi abbastanza lontani dalle luci della ribalta, Cristiano prende parte al disco “Per Gaber… io ci sono”, un lavoro che rappresenta un omaggio a un altro grande della musica italiana: Giorgio Gaber. In questa occasione canta il pezzo “Buttare lì qualcosa”. Nel mese di aprile dello scorso anno viene pubblicato il suo 9° album, intitolato “Come in cielo così in guerra”. Questo lavoro coincide con l’inizio di un nuovo tour, che porta lo stesso nome del disco.

Cristiano de André parteciperà dunque alla sessantaquattresima edizione del Festival di Sanremo presentando due brani che si intitolano “Il cielo è vuoto” e “Invisibili”.