Una delle possibili sorprese tra le Nuove Proposte selezionate per Sanremo 2014 è senza dubbio Diodato, sul palco dell’Ariston con la canzone “Babilonia”. Nato ad Aosta nel 1981, Antonio Diodato è cresciuto a Taranto. Il suo percorso di avvicinamento alla musica è stato abbastanza precoce, con gli studi di violino intrapresi da bambino e poi abbandonati per suonare nella sua prima band composta da due amici e vicini di casa. Nel corso del 2001 decide di trasferirsi a Stoccolma, collaborando a Beirut Cafè 2, una compilation lounge poi distribuita a livello internazionale per la quale ha composto un brano. Tornato a casa, si è laureato al Dipartimento di Arte, Musica e Spettacolo di Roma, in Cinema, senza tralasciare al contempo i suoi impegni musicali, portati avanti con una lunga serie di collaborazioni che lo hanno portato a esibirsi in centinaia di date, anche fuori dalla regione.



Nel 2007 ha poi registrato un EP, autoprodotto, presentandolo al MEI di Faenza, mentre tre anni dopo è stata la volta di un singolo, “Ancora un brivido”, con il quale è riuscito a farsi notare ottenendo un discreto successo di vendite, sino a entrare nella rotazione di radio ed emittenti televisive di livello locale. Una prima popolarità che gli ha consentito di entrare in contatto con un importante produttore di Roma, Daniele Tortora, già molto conosciuto nell’ambiente per aver collaborato con nomi di spicco come Roberto Angelini, Afterhours e Niccolò Fabi.



Proprio sotto la conduzione di Tortora, Diodato ha quindi rilasciato “E forse sono pazzo”, album che è stato anche trainato da un singolo come “Ubriaco”, il quale è riuscito ad avere buoni riscontri in termini di vendite, allargando la sua fama sino ad allora confinata a livello locale. In questo periodo ha anche collezionato una lunga serie di concerti, una attività culminata nella apertura di Rock in Roma quando si è esibito con Daniele Silvestri. È stata in particolare la sua rivisitazione di un vecchio brano di Fabrizio de Andrè, “Amore che vieni amore che vai”, a suscitare molta curiosità. Il pezzo è peraltro entrato in programmazione sulle emittenti radiofoniche nazionali ed è stato successivamente selezionato per fare da colonna sonora ad “Anni felici”, pellicola diretta da Daniele Luchetti. Tra le sue principali fonti di ispirazione, Diodato indica in particolare la scena pop rock britannica, a partire dai Beatles, oltre all’hip hop degli anni ’90 e ai Radiohead. 



In una lunga e articolata intervista rilasciata prima della gara ligure ha svelato perché si presenta solo con il suo cognome, affermando che è stato deciso in quanto, dopo una serie di ospitate alla radio, lo stesso cantautore aveva capito che in troppi avevano difficoltà a declinare il nome e cognome per esteso. Nella stessa intervista ha inoltre ricordato le tappe della sua ascesa e anche il motivo di qualche ritardo, dovuto in particolare alla difficoltà di trovare le persone giuste con cui collaborare.

Nonostante i tanti spostamenti operati nel corso della sua vita, in particolare legati alla carriera musicale, Diodato si sente pugliese. Allo stesso tempo ha dichiarato di non sentirsi un musicista, pur suonando la chitarra, bensì uno scrittore di brani da trasferire poi in musica.