Tra gli ospiti della quarta serata di Sanremo 2014 ci sarà anche il noto cantautore Gino Paoli, che per tanti anni ha deliziato il pubblico italiano e non solo, con tantissime straordinarie emozioni in musica. Gino Paoli è nato il 23 settembre 1934 a Monfalcone, centro di circa 30 mila abitanti ubicato nella provincia di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia. Tuttavia soltanto pochi mesi dopo la sua nascita la sua famiglia decise di trasferirsi a Genova. Fin dai primi anni della propria vita mostra una certa passione nei confronti della musica probabilmente anche influenzato dal fatto di avere una madre pianista. Gino Paoli si ritrova in gruppi di amici che hanno, come lui, un grande amore per la musica, che andranno a costituire quella che viene considerata la cosiddetta scuola genovese. Solo per ricordare alcuni di quei nomi che hanno fatto la storia della musica italiana, possiamo citare Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi, Luigi Tenco e Umberto Bindi. Artisti che probabilmente Paoli ricorderà sul palco dell’Ariston accompagnato al pianoforte da Danilo Rea.



Sfruttando anche le amicizie di alcuni musicisti professionisti, intorno alla fine degli anni Cinquanta insieme a Bindi e Luigi Tenco, riesce ad ottenere l’audizione presso la sede di Milano di una nascente casa discografica capace in seguito di fare grandi cose come la Dischi Ricordi. Audizione che sarà soddisfacente tant’è che nel 1959 viene pubblicato il primo lavoro musicale di Gino Paoli, un 45 giri che conteneva alcuni canzoni con le quali non riesce però a ottenere grande risalto tra il pubblico. Paoli non si abbatte e l’anno successivo ci riprova con la canzone “La gatta” che tuttavia non pare convincere il pubblico italiano come del resto dimostra il fatto che nei primi cento giorni vengono vendute meno di cento copie. Poi come per magia il pezzo viene preso in sempre maggiore considerazione fino a entrare nella tanto agognata classifica dei dischi più venduti.



La genialità di Paoli viene così avvertiti dai grandi astri del panorama italiano come il famoso Mogol che di fatto gli fa da prestanome per il pezzo per avere i diritti SIAE in quanto all’epoca, Paoli non aveva ancora provveduto a iscriversi. Mogol intuisce immediatamente le grandi potenzialità di Paoli e non esita un solo istante a prestare nuovamente il suo nome per un pezzo che entrerà di diritto nella storia della musica italiana: “Il cielo in una stanza”. Un pezzo che Mogol affida a un’altra grandissima artista che in quel periodo era in forte ascesa: Mina. Il brano ha avrà uno straordinario successo consacrando lo stesso Paoli anche se inizialmente il suo nome non vi era associato né come autore, né come interprete.



Il 1961 segna un’ulteriore svolta non solo perché partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Tony Dallara, ma anche e soprattutto perché incontra il primo amore della sua vita ossia Ornella Vanoni alla quale dedicherà bellissime canzoni d’amore, “Senza fine”. Purtroppo il 1961 è anche l’anno in cui incomincerà ad avere i primi problemi con l’alcool da quale si disintossicherà definitivamente nel 1976 anche in ragione della morte del fratello avvenuta per abuso di alcool.

Il 1962 è l’anno nel quale Gino Paoli incontra nel corso di una tournée l’affascinante Stefania Sandrelli, all’epoca attrice minorenne. Sarà colpo di fulmine per una relazione che darà scandalo anche in ragione del fatto che Paoli si era sposato con Anna Fabbri dalla quale aspettava un bambino. Dalla relazione con la Sandrelli nascerà Amanda, nota attrice. Gli eventi si succedono con straordinaria costanza e nel 1963 seguendo anche l’evoluzione della Dischi Ricordi, si ritrova a firmare un contratto con la RCA Italiana incidendo quello che viene riconosciuto il suo maggiore successo in collaborazione con il grandissimo maestro Ennio Morricone: “Sapore di sale”. Nello stesso anno altro grande successo è il brano “Che cosa c’è”.

Nel 1963 per problemi soprattutto di natura emotiva e sentimentale tenta il suicidio, salvandosi miracolosamente da un colpo di pistola e da allora vive con un proiettile conficcato nel pericardio in quanto i medici decisero di non asportarlo in quanto sarebbe dovuto sottoporsi un intervento ritenuto troppo pericoloso. Nella seconda parte degli anni Sessanta ha inizio un periodo di profonda crisi a cui pone fine soltanto nel 1984 con “Una lunga storia d’amore” e nel 1985 è protagonista con Ornella Vanoni di un tour straordinario denominato “Insieme”. Nel 1991 è l’anno della grande vittoria al Festivalbar con il pezzo “Quattro amici al bar”. Nel 2002 torna a Sanremo arrivando terzo con il pezzo “Un altro amore” mentre negli anni successivi ha collaborato a diversi successi come “Come al sole all’improvviso” e “Con le mani” di Zucchero.