Dopo aver proposto leggende della musica di ogni tempo (Cat Stevens), artisti di culto (Damien Rice e Rufus Wainwright), il Festival di Sanremo nell’ultima serata, quella normalmente più vista da tutti, propone un ospite che incontri il gusto giovanile. Stromae, vero nome Paul Van Haver è ancora sconosciuto in Italia: originario del Ruanda da parte di padre (morto nel genocidio che ha sconvolto anni fa il suo Paese), ha 29 anni. La musica che propone è quella che preferiscono i giovanissimi, hip hop da ballare ed elettronica, ma anche la canzone francese, un mix di atmosfere e di suoni molto originale e intrigante. Ma Stromae non è solo un artista per giovani, le sue canzoni hanno contenuti anche fortemente sociali, che rispecchiano la vita di tanti profughi africani in Europa. Un brano, “Ave Cesaria”, è dedicato alla scomparsa cantante Cesaria Evora.
Arriva a Sanremo freschissimo vincitore dei premi dell’industria musicale francese, il suo disco è stato premiato come disco dell’anno (“Racine carrée”) e il brano “Formidable” è stato premiato come video clip dell’anno. In Francia Stromae ha venduto oltre un milione di copie, segno di grande successo. A Sanremo, come durante la cerimonia francese, dovrebbe eseguire il brano “Papaoutai”. Il suo nome d’arte, Stromae, nel dialetto cosiddetto “verlan” in uso in Francia, significa maestro. Lo ha scelto quando ha cominciato a esibirsi nel 2000 come cantante rap. Inizialmente si esibiva in un duo con un altro rapper, i Suspicion, poi, per pagarsi gli studi, ha lavorato in un fast food. Con i soldi guadagnati però si è prodotto il primo disco, uscito nel 2007, intitolato “Cheese”.
Personaggio intraprendente, ha pubblicato su youtube una serie di video didattici in cui spiegava la sua musica sottoforma di lezione. Adesso con il disco “Racine carrée” uscito lo scorso anno dovrebbe fare il grande salto internazionale. Lui intanto si è dichiarato felice di venire a Sanremo, con un messaggio postato su twitter: “Sono davvero felice di essere ospite della serata finale di Sanremo. Ci vediamo presto Fabio!”