La disco music nacque negli anni ‘70 quasi a contrastare la cultura rock dell’epoca, diventando, soprattutto negli anni ’80, indiscussa dominatrice delle classifiche di tutto il mondo. Per molti è stato un periodo oscuro, quasi più dannoso delle sette piaghe fino a che molti grandi del rock ne rimasero coinvolti e influenzati basti citare David Bowie, i Doobie Brothers  di Michael McDonald, Rod Stewart e tanti altri. Anche in Italia il fenomeno attecchì  grazie ad alcuni produttori che salirono su questo carro con  favorevoli riscontri di vendita anche se  con prodotti non sempre all’altezza in fatto di qualità. In questo mare magnum, nella fase di passaggio alla house, diverse furono le band che trovarono sbocchi sui mercati esteri, fra questi i Via Verdi.



Il gruppo nasce nel 1983 per iniziativa di due validi musicisti ed arrangiatori: il chitarrista  Marco Grati  e il tastierista Glauco Medori . La band, prodotta da Claudio Cecchetto, firma il suo primo contratto discografico nel 1985; pochi mesi e arriva il successo che li vede subito protagonisti sul mercato italiano e internazionale con “Diamond”, sigla del programma televisivo DJ Television”; il brano  rimarrà in classifica dalla fine di dicembre 1985 al giugno 1986. E’ il primo gruppo italiano ad essere distribuito in contemporanea in tutta Europa e sempre nel 1986 conquista il “Telegatto”. E’ solo l’inizio di un successo che durerà ininterrotto per altri quattro anni  con ben cinque singoli (Diamond, Sometimes, You and me, Diamond Remix, Sometimes Remix) risultati primi in classifica in molti paesi del mondo, due album, tre compilation insieme ad artisti di levatura internazionale (Madonna, Sade, Simply Red), due delle quali risultate prime in classifica, tre sigle televisive per “DJ Television” (brani: Diamond, Sometimes, Trailer), due partecipazioni ad “Azzurro – Festival della Canzone Europea” che vincono nel 1986, tre partecipazioni al Festivalbar, due delle quali in finale all’Arena di Verona, due  video clip girati presso i Wembley Studios di Londra, per un totale, escluse le compilation, di circa dieci milioni di copie  vendute in tutto il mondo.



Gli  anni novanta  passano fra alterne vicende, cambi di formazione, di etichetta (Ricordi, Universal, Warner) e scioglimenti. Alcuni dei componenti, a dimostrazione della preparazione musicale della band si trasferiranno negli Stati Uniti e Australia. Nel 2003 inizia la collaborazione  e la coproduzione con Marco Migliari Sound Engineer dei Real World Studios di Peter Gabriel. Dal 2004 al 2007,  i Via Verdi  virano verso il rock con la nascita della nuova formazione  denominata Abel. La commistione con il rock si rivelerà vincente una volta deciso il ritorno sulle scene. 

Ad inizio 2014 i Via Verdi ( Marco Grati, Glauco  Medori, il cantante Luca Mancinelli e il batterista Simone Medori) entrano in studio e registrano, parte in Inghilterra presso i Real World Studios di Peter Gabriel e, parte agli Art Media Music, con l’ingegnere del suono Stefano Pola , il singolo Losing You che farà da apripista al nuovo album BACK TO THE GOLDEN AGE , nel quale oltre a brani inediti, verranno riproposte  nuove versioni dei successi della band. L’ascolto di  Losing You , mostra una band  matura, elegante,  molto più vicina  a certo rock pop rock  che alla matrice disco. Lo stesso video conferma tale direzione stilistica che, se mantenuta anche nell’album in corso di realizzazione, potrebbe far si che questo ritorno  possa  incidere concretamente sia nelle classifiche di vendita che nei concerti dal vivo. Per il momento un “Ben tornati”!. Segnaliamo inoltre che i Via Verdi inizieranno il loro tour italiano a partire dalla metà di aprile.