E fu così che scoppiò il caso Pelù cosi soprannominato per via del nome di uno dei protagonisti principali ovvero il nostro Dio del Rock, Piero Pelù frontman dei Litfiba. Più volte, anche durante le puntate di The Voice, Pelù ha fatto qualche battutina sul neo premier italiano, ovvero Matteo Renzi, ma le sue ultime dichiarazioni non ci vanno proprio giù leggero e promettono un vero e proprio caos mediatico. La star è tornata a parlare di Renzi accusandolo di varie cose tra cui di “giocare con i soldi pubblici” sin da quando era un giovane politico toscano o il sindaco di una città come Firenze facendo passare il frontman come rancoroso nei riguardi di Renzi che non gli ha permesso di fare l’estate fiorentina come piaceva a lui. Ecco cosa scrive il toscano: “Evidentemente la disinformaziane del boy scout di Gelli si è scatenata. Ripeto per la milionesima volta che io ho creato FI.ESTA (FIrenze. ESTAte) nel 2007 con la vecchia amministrazione Domenici ma dopo 10 mesi di superlavoro HO LASCIATO quell’incarico DI MIA SPONTANEA INIZIATIVA perchè non mi piacevano i giochi sporchi che si facevano con il denaro pubblico. Chiaro ora? Ho lasciato io nell’ottobre 2007. Renzi in quegli anni “usava” milioni di euro pubblici della Provincia Fiorentina anche per fare manifestazioni che duravano pochi giorni. A questo punto è chiaro come il sole che Renzi non ha un solo argomento reale per contrattaccare le mie critiche da cittadino e da cantante al suo operato, quindi annaspa sul nulla. E non lo aiuta di certo circondarsi di yesssman o yessswoman, lo aiuteranno di più le mie critiche se le capirà. Matteo non tollera il dissenso e ha il cruccio assurdo di voler per forza piacere a tutti, ma la realtà è che Renzi è un uomo solo. Resto curioso di vedere quanti TG correggeranno la notizia falsa e tendenziosa che hanno divulgato oggi“. Chi avrà ragione?
Il Concerto del primo maggio 2014 a Roma ha fatto più parlare di se per la polemica Pelù-Renzi che per lo spettacolo musicale. Pina Picierno, esponente del Pd, replica alle accuse che ieri sera Piero Pelù ha rivolto al capo del governo Matteo Renzi durante il concerto del primo maggio a Roma. In particolare, la replica riguarda l’accusa che il cantante ha fatto relativamente agli 80 euro promessi in busta paga, dicendo che è meglio dare lavoro invece che elemosina. La Picierno invece replica dicendo che non si tratta di elemosina ma di un passo verso l’equità sociale, definendo il cantante un rocker milionario: “Mi dispiace che a dire no a questi 80 euro sia una persona fortunata e benestante grazie al suo talento. Ogni tanto però bisognerebbe uscire dai panni del rocker milionario e indossare quelli di chi vive con mille euro al mese”. Non è la sola voce che si alza contro Pelù. Anche Alessandra Moretti del Pd invita il cantante a occuparsi del proprio mestiere mentre Dario Ginefra sempre del Pd definisce le parole di Pelù offensive per l’intero popolo democratico: “Attribuire a Renzi, dopo due mesi di governo, le responsabilità della crisi economica, sociale ed occupazionale di oggi è stato atto di disonestà intellettuale, accostarlo alla figura di Gelli dileggiando anche il movimento scoutista una pessima forma di protagonismo”.
Al concerto del primo maggio 2014 a Roma non manca la polemica. Si sa che tra Piero Pelù e l’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi i rapporti non sono buoni. Ieri approfittando del palcoscenico del concerto del primo maggio in diretta televisiva e davanti a circa un milione di persone il cantante dei Litfiba ha approfittato per rincarare la dose definendo Renzi, “il boy scout di Gelli”: ”Il non eletto, ovvero sia il boy scout di Licio Gelli deve capire che in Italia c’è un grande nemico, un nemico interno che si chiama disoccupazione, corruzione, voto di scambio, mafia, camorra, ‘ndrangheta” ha detto. Pelù ha chiesto poi un minuto di silenzio per il commissario di polizia Roberto Mancini morto in seguito a un tumore causato dalle sue indagini sui territori contaminati dalla malavita e quindi un altro attacco a Renzi: “Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo il lavoro”.
Dopo la pausa per lasciare spazio al telegiornale nazionale delle 19.00 e quello regionale delle 19.30, torna su Rai Tre la diretta con il concerto del primo maggio. La tradizionale manifestazione che si tiene a Roma in Piazza San Giovanni si avvia alla fase conclusiva, e anche alla più attesa con le esibizioni dei cantanti che intratterranno il pubblico fino alla mezzanotte. Il via dell’ultimo atto è fissato alle 20 e vedrà protagonisti su tutti Clementino e Rocco. Ricordiamo come la diretta streaming del Concertone sarà offerta anche su rai.tv, la piattaforma dell’emittente pubblica dedicata alla diretta streaming del proprio palinsesto.
Al Concerto del primo maggio 2014 a Roma dopo il toccante momento con il fratello di Elisa Claps sulle note del gruppo “Musica a Manovella” si chiude la seconda parte dell’evento che riprenderà alle 20.00 da Piazza San Giovanni a Roma con l’arrivo dei big per una grande serata all’insegna della musica. Attesa per Clementino e Rocco Hunt.
Al Concerto del primo maggio 2014 a Roma tocca a Riccardo Sinigallia salire sul palco. Si esibisce prima in “Prima di andare via”, poi canta il brano “Per Tutti” e chiude con “Le ragioni personali”. Torna il momento ‘per il sociale’ con il racconto del caso di Elisa Claps direttamente per bocca del fratello, ma prima viene letto il comunicato congiunto delle sigle sindacali di CGIL, CISL, UIL.
Al Concerto del primo maggio 2014 a Roma dopo il momento di Maurizio Maggiani in cui legge un racconto sui Primo Maggio con suo padre, sono saliti sul palco gli Statuto storica band italiana che festeggia 30anni di carriera che dedicano alle famiglie in difficoltà la canzone “Un Giorno di Festa”. Procede a ritmo lento questo concerto e dopo altre performance sale sul palco Carlo Petrini di Slow Food e del progetto di diecimila orti in Africa contro la vergogna dell’hand grabbing. Torna la musica con i Kachupa ed un doveroso omaggio a due grandi della musica italiana Lucio Dalla ed Enzo Jannacci dalla P Funkin Band con Edoardo Leo.
Al Concerto del primo maggio 2014 a Roma si segna un ritorno dopo 12 anni sul palco dell’ultima apparizione: sono gli Agricantus! Si esibiscono dopo aver sentito Levante e la sua intervista di Vergassola. Resta un po’ di scontento generale per la carenza di big e specialmente di gruppi nuovi…
Al Concerto del primo maggio 2014 a Roma i Velvet tornano con il loro cavallo di battaglia ‘Funzioni Primarie’ un pezzo che ci mette poco ad animare la folla. Ancora pausa per una nuova testimonianza quella di Marcello Obreni, dipendente di un’azienda chimica di Bergamo. La storia La musica passa sulle tonalità folk con Taranproject e Daniele Ronda sul palco che allietano la folla con le loro note. C’è ancora spazio per una nuova storia, questa volta si parla di costituzione con L’ex magistrato Gherardo Colombo. Ora è il moneto del Piotta
Al Concerto del primo maggio 2014 a Roma come da tradizione non è solo musica, c’è spazio anche per il sociale e quale miglior modo si arrivare direttamente ai giovani d’oggi come sfruttare un evento come questo in una giornata ricca di significato come questa. Dopo i Modena City Ramblers è Giancarlo De Cataldo a salire sul palco a raccontare la storia di Sandro Pertini: carcerato per le sue idee antifasciste. Suggestivo l’accompagnamento musicale con il mandolino di Mimmo Epifani. Torna la musica e lo fa con Francesco di Bella e i Palace Cafè ed a seguire i Velvet.
Splende il sole a Roma sopa il concerto del primo maggio 2014 e e si parte con i tre finalisti del concorso 1MFestival: Bastian Contrario, Disco Socks e per finire gli Kutso. L’anteprima dell’evento è intervallata dalla testimonianza di Paola Armellini, la mamma di Matteo, morto lo scorso anno mentre montava il palco di Laura Pausini. Dopo questa fase introduttiva è il momento di dichiarare l’inizio del Concerto del primo maggio 2014 a Roma. Sul palco i Modena City Ramblers.
Arriva il primo Maggio e porta con sé il tradizionale Concerto di piazza San Giovanni, dedicato a quel Lavoro che in Italia ormai scarseggia. Roma farà da location alla celebre maratona musicale che da sempre attrae i giovani dei centri sociali e non solo, ma sempre lontano dai giovani di destra che vedono nel Concertone una mera propaganda politica. Sindacati e politici faranno apparizione anche quest’anno, quando mancano pochi giorni alle elezioni europee, magari tenendosi sotto braccio alla faccia di tutti i lavoratori a spasso, i commercianti che hanno chiuso e i famosi esodati, rimasti nel limbo tra il mondo del lavoro e la pensione, facendo i salti mortali per arrivare a fine mese. L’appuntamento si rinnova e quello che una volta era la celebrazione delle lotte operaie per la conquista dei diritti “umani” per le condizioni di lavoro, adesso è un concerto di cui i giovani approfittano (almeno in parte) per allontanarsi da casa e passare ore con gli amici, a bere e ad ascoltare buona musica. Anche se la società è cambiata e il lavoro è sempre meno, non ci resta che accendere la tv e sintonizzarci sulla Rai che, anche quest’anno, nonostante la crisi, seguirà l’evento in diretta.
Pronti per il concerto del primo maggio 2014 a Roma? Il tradizionale e imperdibile appuntamento verrà come sempre trasmesso in diretta tv da Rai Tre, che offrirà ovviamente anche il live streaming sul sito rai.tv, al canale dedicato alla diretta del palinsesto della terza rete pubblica (Clicca qui per vedere il Concertone). Le telecamere inizieranno ad accendersi fin dalle 14.55 per un’anteprima (intitolata “Le nostre storie – Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani) che ci porterà fino alle 16.00, quando l’evento di Piazza San Giovanni entrerà nel vivo.
Il primo maggio non è solo sinonimo di musica ma anche un momento di protesta, riflessione e di rivalsa sociale. In attesa della diretta streaming del concerto del primo maggio 2014 a Roma giungono voci di momenti di tensione in Turchia durante la manifestazione. La zona rossa è sempre Istanbul e Piazza Taksim, dove la polizia turca ha disperso con potenti getti d’acqua e gas lacrimogeni centinaia di manifestanti che, sfidando il divieto del governo Erdogan di organizzare raduni nella giornata del 1° maggio, si erano riuniti nel luogo simbolo della protesta anti-governativa. Sono tornate alla carica, in Francia, anche le Femen che hanno protestato contro il Front National di Marine Le Pen con la scritta Fascist Epidemic scritta sul seno (le attiviste sono state portate via dalla polizia).
E’ tutto pronto per il tradizionale concerto del primo maggio 2014, Festa del Lavoro, in programma alle 15 di oggi in piazza San Giovanni a Roma. Tanti gli artisti pronti ad esibirsi nel corso della maratona musicale promossa da Cgil, Cisl e Uil e condotta dal regista e attore Edoardo Leo, la giornalista Francesca Barra e Dario Vergassola: da Rocco Hunt a Piero Pelù, dai Tiromancino ai Modena City Ramblers. In attesa dell’inizio, ecco alcune immagini delle prove sul palco allestito nella piazza romana in un video apparso su YouTube.