Il 3 febbraio 2014, in concomitanza dell’uscita del nuovo album KIN, è iniziato il lungo tour mondiale del Pat Metheny Unity Group la nuova band di Pat Metheny. Il pluridecorato chitarrista (venti i Grammy vinti in carriera), con all’attivo oltre 20 milioni di album venduti, viene giustamente considerato uno dei più grandi artisti contemporanei ed è sicuramente uno dei numeri uno del jazz di tutti i tempi. La sua carriera è assurta alla grande notorietà grazie al Pat Metheny Group la band formata insieme al pianista e tastierista Lyle Mays con il quale ha creato un binomio talmente affidabile da essere definiti i Lennon/McCartney del jazz.
Nuove forme compositive, ricerca di strumenti, migliaia di concerti in tutto il mondo hanno fatto sì che questa band entrasse nella leggenda. Dischi come PAT METHENY GROUP, AMERICA GARAGE, TRAVELS, FIRST CIRCLE, AS FALLS WICHITA, SO FALL WICHITA FALLS, OFFRAMP rappresentano al meglio la musica di questo straordinario binomio anche se con gli album a seguire è arrivato il grandissimo successo: STILL LIFE (TALKING), LETTER FROM HOME, fino agli ultimi SPEAKING OF NOW e THE WAY UP pubblicato nel 2005 e, ad oggi, ultimo cd del Pat Metheny Group.
Metheny ha comunque sviluppato una altrettanto riuscita carriera artistica al di fuori della sua band, allestendo numerose formazioni (Trio, il duo con Charlie Haden, la Unity Band) oltre a collaborare con artisti di ogni genere musicale (Joni Mitchell, Bruce Hornsby, David Bowie, Annamaria Jopek, Steve Reich, Michael Brecker) componendo anche numerose e fortunate colonne sonore. Nel 2012 con la nascita della Unity Band (formata dal fido Antonio Sanchez alla batteria, dal contrabbassista Ben Williams e dal sassofonista Chris Potter) si ebbe l’impressione che il musicista stesse cercando una nuova “macchina da guerra” con la quale riproporre dal vivo la musica dei suoi trio (fondamentali gli album REJOCING inciso con Charlie Haden e Billy Higgins e il live TOKYO DAY TRIP LIVE con Sanchez e Christian McBride) così come il repertorio della band 80/81 (nella quale erano presenti due giganti del sax come Michael Brecker e Dewey Redman) con qualche sconfinamento nel repertorio del Pat Metheny Group grazie anche alla presenza sul palco dell’Orchestrion. I
L Grammy vinto dal cd UNITY BAND e a seguire le splendide esibizioni dal vivo, hanno confermato la giustezza di tale scelta anche se gli unici dubbi venivano dalla presenza sul palco di una sezione dell’Orchestrion, l’orchestra meccanico-digitale con la quale negli ultimi anni Metheny si era presentato dal vivo. Nel 2017 cadrà il quarantesimo anniversario del Pat Metheny Group e non è da escludersi il ritorno sulle scene di Lyle Mays, poco incline ai grandi tour, probabilmente insofferente ai ritmi forsennati e al carattere del suo sodale, ma musicista di classe assoluta e al quale Metheny deve sicuramente molto.
Le continue richieste degli organizzatori, la voglia di accontentare i milioni di fan ha spinto Metheny a formare una nuova band chiamata appunto Pat Metheny Unity Group con la quale riproporre dal vivo accanto al nuovo vendutissimo cd KIN brani della Unity Band e, udite udite, repertorio del Pat Metheny Group. Era un progetto al quale Metheny pensava da anni fino a che all’orizzonte è apparso uno straordinario polistrumentista che tutto questo ha reso possibile. Stiamo parlando dell’italiano Giulio Carmassi (Lucca 1981), diplomato in pianoforte, da una decina di anni negli Stati Uniti che nell’album KIN ha suonato ben quattordici strumenti oltre a cantare.
La nuova formazione formata appunto da Pat Metheny, Giulio Carmassi, Antonio Sanchez, Chris Potter e Ben Williams, approda in Italia dopo essersi esibita negli Stati Uniti (quarantaquattro concerti) e in parte dell’Europa (cinquantadue i concerti previsti), nel corso del tour che si chiuderà il 7 dicembre dopo aver calcato palcoscenici di tutti i continenti per un totale di oltre duecento show. Prevendite a gonfie vele, l’attesa degli appassionati è grande, proprio per vedere all’opera questa nuova band e poter conoscere Giulio Carmassi la nuova scoperta di Pat Metheny, che precisiamo non sostituisce Lyle Mays e non è nemmeno da escludere che possa far parte della formazione del Pat Metheny Group anche con il rientro dello stesso Mays. Non è un caso se nel corso delle serate viene riproposta la splendida Dream of Return, classico del PMG, cantata da Carmassi con il supporto di Metheny alla chitarra. Un brano questo che non veniva eseguito da anni, proprio per l’assenza di un vocalist all’altezza.
Questa la probabile set list proposta in alcune date nel tour europeo (suscettibile di variazioni): apertura in solitario di Metheny con The Sound Of Water, a seguire con la band Come And See, Roofdogs, New Year, The Bat, James, Police People, 1st Folk Song, Rise Up, Born, On Day One, Bright Size Life, All The Things You Are, Dream Of The Return,(Go) Get It, Have You Heard, Are You Going With Me?The Good Life. Chiusura in solitario alla acustica con un medley comprendente Phase Dance, Minuano, September Fifteenth, This Is Not America, Last Train Home, brani che insieme a Dream Of Return, rappresentano il momento più toccante di tutto il concerto, sarà un caso?
I concerti italiani arrivano nel momento di maggiore “forma” della band e potranno godere di location di particolare bellezza. Apertura il 14 giugno in terra friulana nella splendida cornice di Villa Manin di Passariano (Codroipo-UD ) all’interno della rassegna itinerante Udin & Jazz 2014. La seconda data il 15 giugno va in scena all’Arena Derthona nel Parco del Castello di Tortona in provincia di Alessandria prima data di un’altra interessante rassegna (previsti i concerti di Angelo Pintus, Hiromi e Franco Battiato).
Seguiranno le date del 16 giugno al Teatro Romano di Fiesole (FI), il 18 giugno Roma Auditorium, il 19 Avellino al Teatro Carlo Gesualdo, il 20 Bari al Teatroteam, il 21 giugno la classica data al San Marino Jazz Festival alla Cava degli Umbri, chiusura il 22 all’Anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera.
Mancano all’appello i grandi festival Jazz italiani, ma la band nel mese di luglio sarà impegnata negli States dove in alcune date dividerà il palco con Bruce Hornsby. Segnaliamo inoltre all’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana, sabato prossimo 31 maggio alle 15,45 il seminario di Linda Manzer, la grande liutaia canadese che ha costruito per Pat Metheny straordinarie chitarre come la baritono e la Pikasso 42 corde.
(Luigi Viva che ha scritto questo articolo è anche il biografo più accreditato al mondo di Pat Metheny. “Una chitarra oltre al cielo” pubblicata diversi anni fa è stato costantemente riedito e proprio in queste settimane è uscita la nuova edizione aggiornata a cura di Stampa Alternativa)