Una transessuale, o meglio una drag queen, sul palco dell’Eurovision Song Contest. Conchita Wurst, rappresentante dell’Austria con la canzone “Rise Like a Phoenix” non rinnega completamente i caratteri maschili, salendo sul palco di Copenaghen con la barba, diventata ormai il suo tratto distintivo per eccellenza. È, senza dubbio, l’artista più atteso di questa 59^ edizione. Thomas Neuwirth, nasce a Gmunden il 6 novembre 1988 e diventa Conchita nel 2011 prima di partecipa al talent nazionale ”Die große Chance”. Fino a quel momento era passata completamente inosservata al grande pubblico patrio, ma il suo look da donna barbuta è destinato a far parlare eccome di lei. In un colpo solo – cavalcando il motto: “Sii la versione migliore di te stessa, piuttosto che la brutta copia di qualcun altro” – sfida la canonica concezione di bellezza maschile e femminile e lo fa, questa volta, innanzi a una platea di circa 170 milioni di spettatori. Il perché delle barba? Intervistata dalla Reuters ha dichiarato: “È il mezzo per dire che puoi ottenere qualunque cosa, non importa chi sei o come appari”. Ma questa stessa barba le sta costando pesanti accuse da parte degli omofobi, soprattutto russi, che hanno dato il là a petizioni per bloccare la sua partecipazione al concorso musicale. Un esempio? Vitaly Milonov, deputato russo noto per le sue posizioni anti-gay, ha scritto una lettera nella quale parla di “decadenza spirituale”.