Diciamocelo: siamo un po’ stufi di tutte queste stelle e stelline che riempiono rotocalchi, schermi di televisori e schermate di Internet. Che gli va bene con un disco, che vengono scoperti su Youtube, che vendono in poche settimane quasi l’equivalente di quello che Elvis ha venduto in una vita. Che danno lezioni di sessualità disinibita, che lanciano proclami sempre politicamente correttissimi. E che, soprattutto, musicalmente fanno abbastanza schifo. Ma quest’ultimo aspetto non sarebbe neanche il male peggiore, ogni epoca ha la sua musica, e questa epoca che viviamo è uno dei punti più bassi raggiunti dalla storia dell’umanità, se proprio vogliamo dirla tutta, per cui non lamentiamoci della musica.



Siamo stufi però di sparate che non si sa quanto siano autentiche dichiarazioni scaturite magari da un malessere esistenziale o passeggero, o quanto astute operazioni promozionali. L’ultima della serie arriva da una di queste stelline, Lana Del Rey per la cronaca, tutta glam e faccina carina (rifatta, peraltro, insieme ad altre parti del corpo), grazie a Dio sessualmente meno invadente di quella insopportabile Miley Cyrus, che poi non ha neanche un fisico così sessualmente prestante per fare quello che fa. Dai, c’è davvero qualcuno che si attizza per lei?



Ma torniamo al soggetto in questione, Lana Del Rey, che in una intervista al Guardian ha detto di essere stanca di vivere (ha 28 anni e un sacco di soldi in banca): vorrei essere già morta, ha detto. Stava parlando dei suoi “eroi”, Amy Winehouse e Kurt Cobain, tutti e due morti giovani. L’intervistatore le ha chiesto: pensi che morire giovani sia affascinante? Lei ci ha pensato un po’ su, poi ha risposto: be’, insomma.. credo di sì. Che dire? Ci ha provato l’intervistatore: non dire certe cose. Invece lo faccio, ha insistito lei. Oddio, Lana ha anche lei i suoi problemi: quando aveva 14 anni era una alcolizzata cronica, pare. Ma il mito del vivi veloce e muori giovane continua evidentemente a fare colpo.



C’è voluta una ragazza che ha visto morire il padre quando aveva 2 anni, in pratica non ha neanche fatto in tempo a conoscerlo, per mettere le cose in riga. Frances Bean è la figlia di Kurt Cobain, uno degli eroi di Lana. Si è sparato in bocca con un fucile quando aveva 27 anni. Quando Frances, una che deve aver ereditato qualche attributo dalla turbolenta madre Courtney Love, una che non le ha mai mandate a dire, ha letto l’intervista di Lana qualcosa deve esserle ribollito dentro. Frances ha 24 anni oggi, non si sa granché della sua vita privata, è una ragazza piuttosto discreta (cosa questa che evidentemente non ha preso dalla madre, che ha sempre fatto di tutto per apparire sui giornali). Ma questa volta non è stata zitta. 

Ha preso computer e connessione come una volta si prendevano carta e penna e le ha scritto su twitter:”La morte di un giovane musicista non è qualcosa su cui fare del romanticismo. Non potrò mai conoscere mio padre perché è morto giovane e questa cosa è diventata una specie di prodezza che molti pensano sia desiderabile perché gente come te scrive che è figo morire giovani. Be’, non è figo per un cazzo. Abbraccia la tua vita, perché ne hai a disposizione una sola”.

 

C’è qualcosa da aggiungere alle parole di Frances? Assolutamente no. La ammiriamo, e molto. Perché la morale è sempre quella: solo chi ha vissuto veramente un dolore sa cosa significa, e desidera che non avvenga per nessun altro. Solo chi soffre la mancanza quotidiana di un padre che non ha fatto in tempo a conoscere sa che differenza c’è tra vivere e morire. Solo chi vive una assenza sa che la presenza di un caro ancora vivo è importante. Gli altri possono pure fare le stelline scandalosamente sexy o nichiliste, alla Amy Winehouse per intendersi. Ci avete stufato, però.