Quando si parla di Miley Cirus ormai non si parla più della musica o delle sue canzoni. Quando appare la foto di un murales inquietante sul suo profilo Instagram non sappiamo cosa pensare ma intanto la ex Hanna Montana ha scandalizzato anche Milano con l’unica tappa del Bangerz tour. Ancora una volta non si è fatta mancare nulla tra auto erotismo, dito medio alzato, sculacciate ad una trans e perfino l’accenno di un’orgia sfrenata. Non si sa più cosa dire e pensare: tutto è ormai gratuito, prevedibile e senza senso e ci si chiede solo fino a quando potrà andare avanti così. Finché continuerà a vendere dischi ovviamente. Ci sono in realtà anche momenti divertenti: Fu con un enorme pupazzo arancione che gioca con la pop star che nel frattempo ha cambiato abito con piume giallo fluo. Il pubblico era comunque in delirio.



Le immagini del concerto italiano di Miley Cyrus hanno fatto il giro del mondo. Il carrozzone della ex Hannah Montana, partito lo scorso Febbraio da Vancouver, è arrivato nella nostra bella Penisola al grido di “facciamo un gran casino”. La bella Miley Cyrus continua a coinvolgere il pubblico ma sconvolgere tutti gli altri con il suo Bangerz tour. Una collezione di body, paillettes, posizioni “poco consone” diciamo così e una serie di sputi sulla folla bevendo dell’acqua. Risultato? Il pubblico, lì per un pienone, è andato a casa, i genitori, e non solo, un pò meno…



“Italia, divertiamoci e facciamo un gran casino”. Casino è stato, in una atmosfera fatta di palloncini, coriandoli e pupazzi vari, mentre dagli spalti sventolavano striscioni a favore della cannabis libera e del movimento LGBT, due cause che Miley (la prima soprattutto, cioè la droga libera a cui ha spesso inneggiato dal palco) sostiene con grande fervore. Naturalmente non mancavano le linguacce, compreso uno scivolo a forma appunto di lingua da cui la cantante è scesa sul palco, rimando alla sua lingua (trasgressiva?) che Miley ha fatto diventare il suo simbolo provocatorio. 



Provocazioni, come da copione? Il solito rito, come quando durante il brano Adore You ha chiesto al pubblico di baciarsi sulla bocca, o il mimo di una masturbazione sul cofano di una macchina. A un certo punto cavalca un hot dog, un salsiccione, e vola sopra la folla: lo faceva già Mick Jagger quarant’anni fa. C’è stata qualche mossa di twerking che proprio lei ha reso popolare, anche qui da copione, ma niente di che. E’ quasi come essere a un peep show, e pure di bassa lega. In confronto le trasgressioni di Madonna erano roba di alta classe, qua si raschia il fondo di un barile già vuoto da tempo.

Uno spettacolo musicalmente valido invece, che Miley Cyrus non è esattamente una stellina costruita a tavolino come tante sue colleghe, ma ha una storia musicale di spessore. Lo si è visto quando ieri ha eseguito un pezzo come  There Is a Light That Never Goes Out degli Smiths, inaspettata, o la bellissima Jolene della cantante country americana Dolly Parton. E allora che dire? Un paio di riflessioni soltanto.

Dr. Jekyll e Mr. Hyde? Il caso di Miley Cyrus, arrivata anche in Italia con il suo “Bangerz Tour”, unico show super esaurito da mesi nel nostro paese, è uno dei più interessanti degli ultimi anni, un caso di scissione artistica come raramente s sia mai visto. La ragazza infatti è un buon talento della musica contemporanea, proveniente da una famiglia di musicisti (il padre Ray ebbe un buon successo negli anni ottanta) strettamente legata alla forma più tradizionale della musica americana, quella country. Quella di Nashville per intendersi, quella dei bianchi poveri che un tempo nel sud degli States condividevano la stessa miserabile condizione di povertà dei neri che invece suonavano il blues. E’ proprio dall’incontro e dal mix di queste due musiche che poi sarebbe nato il rock’n’roll. 

Miley è dunque cresciuta in questo contesto. Non solo, è stata una star di una brillante serie televisiva della Disney, il classico prodotto per famiglie, in cui recitava con il nome di Hannah Montana e insieme al padre il ruolo di una stella della musica pop adolescente alle prese con questo difficile ruolo. Ma tutto acqua e sapone per intendersi, nel senso che era un programma che si guardava piacevolmente insieme figli e genitori la sera all’ora di cena.

Poi  c’è stata la svolta, che nessuno avrebbe immaginato. Ripreso il suo vero nome, Miley ha cominciato a fare concorrenza ai momenti più trasgressivi di Madonna, mettendosi in coda con le varie Lady Gaga e Rhianna, tutte intente a “trasgredire”. Ci sarebbe da discutere cosa nel 2014 sia rimasto da trasgredire in una società che ha fatto a pezzi da decenni ogni senso della moralità e dell’etica, ma tant’è. Che poi Miley, con quel corpicino da bambina davvero fa fatica a proporsi come simbolo sessuale credibile. Insomma non è la procace Rhianna per intendersi, appare ancora nell’età dello sviluppo e per scatenare fantasie sessuali ce ne vuole. O è proprio questo quello a cui si punta, in un momento storico dove le differenze di sesso vengono abolite, mischiate e l’età dei rapporti si abbassa a vista d’occhio: sta nascendo un nuovo essere asessuato e over-gender, cioè al di là dei generi di cui lei potrebbe esserne il simbolo? Mah. Tornando al punto, Miley Cyrus ha cominciato dunque a esibire performance ad alto tasso sessuale, video più o meno scandalosi, ma anche dichiarazioni pesanti, come quando pochi giorni fa dal palco di Londra a invitato il suo pubblico a farsi delle gran canne, drogarsi insomma.

Il tutto davanti a migliaia di ragazzine la gran parte neanche maggiorenni, come si è visto anche a Milano.

Diseducativo? Abbastanza, ma è quello che il mondo dello spettacolo oggi vuole e chiede, perché si sa certi pruriti sessuali non passano certo di moda e per incassare soldoni si fa sempre presa su quello. Far cioè credere ai giovani che trasgressore “è figgo”. Lasciandoli poi soli una volta che l’hanno fatta, a vedersela con gli inconvenienti del caso, ma tanto si fa presto oggi a eliminare una gravidanza indesiderata.

 

E’ rimasta nella memoria di tutti una straordinaria lettera aperta di una mamma americana. Fu scritta all’indomani della esibizione di Miley agli American Mtv Awards nel 2013, quando la ragazzina si mise a fare il cosiddetto twerking con un altro cantante. In sostanza, a strusciarsi in modo esplicito su di lui e a muovere il sederino. La signora Kim Keller in realtà scrisse alla figlia, prendendo spunto da quelle scene: “Se mai dovessi pensare di fare qualcosa di simile (a Miley Cyrus) ti prometto che correrò da te a ballare (nell’originale “twerking” danza lasciva e sessualmente esplicita che va di moda oggi) così vedrai quanto è ridicolo ballare in quel modo. Ti metterò dello scotch sulla bocca in modo che la tua lingua non penzoli fuori come un cane rimbambito. Prenderò a pugni ogni ragazzo contro cui deciderai di strusciarti, ma dopo averti suonato il sedere per aver dimenticato come si comporta in pubblico una signora”. Fino a qui sembrava lo sfogo di una vecchia zitella bigotta, ma poi arrivò la parte migliore: “Lo farò perché ti voglio bene e voglio che tu sappia rispettare te stessa: Miley Cyrus non è alla moda, sexy o brava: è  una ragazza che vuole attirare disperatamente attenzione su di sé: guardatemi, ditemi che sono carina, guardate come sono sexy. So che tutti i ragazzi mi vogliono, so che tutte le ragazze vogliono essere come me”.

 

Non passò molto che arrivò una lettera diretta proprio a Miley, questa volta da parte di una collega assai nota, Sinéad O’Connor, che in fatto di trasgressione sapeva una o due cose. Ma quella della cantante irlandese era una trasgressione diversa, drammatica e al limite del suicidio, per la depressione di cui aveva sempre sofferto. Sapendo la brutta fine che si può fare nel mondo dello spettacolo, Sinéad le diceva: ““Sono molto preoccupata per te, visto che penso che la gente che ti sta intorno ti abbia portata a credere, o ti abbia appoggiato l’idea (se è tua), che sia figo essere nuda e leccare martelli nei tuoi video”. Aggiungendo: ““Al business della musica non frega un c***o di te, di nessuno di noi. Ti venderanno come una prostituta e furbescamente ti faranno credere che sei TU a volerlo… e quando finirai in rehab, a seguito del tuo venderti, saranno ‘loro’ ad abbronzarsi su uno yacht a Antigua comprato con i soldi fatti vendendo il tuo corpo, tu invece ti ritroverai sola”.

Miley ha mai dato retta a queste lettere? Assolutamente no. Una volta in una intervista disse che alla fine di una giornata, quella che doveva sentirsi in pace con se stessa era lei, e nessun altro. Giusto, ma ancora si cerca di capire perché lo scorso aprile tra un concerto e l’altro sia collassata e sia tata ricoverata di urgenza in ospedale.

 

Un caso interessante e misterioso, quello di Miley Cyrus. Il talento in cambio del successo di massa? Ma il successo non le mancava con Hannah Montana. E che sia consapevole della differenza tra musica usa e getta e musica di contenuto lo dimostra il fatto che anche in questo tour esegue brani di grande valore artistico come Jolene, della star della musica country Dolly Parton, una canzone che nessuna delle sue fan conosce, o anche brani dei Rolling Stones e Beatles. E allora? Mistero. 

Resta la lettera di quella mamma e quelle sue anche dure raccomandazioni che forse i tanti genitori che hanno sborsato senza esitazione i soldi per i biglietti per le loro figlie avrebbero dovuto porsi anche loro.