Ecco! L’altra sera abbiamo assistito ad una vera lezione di storia della musica. Quella con la M maiuscola per intenderci. Quella dove valeva la pena esserci per comprendere come nasce la creatività di un artista, grande di esperienza ma ancora giovane nell’animo. Lui é Burt Bacharach, uno dei compositori, arrangiatori, cantanti e pianisti più celebri, amati e rispettati dal panorama musicale mondiale del nostro tempo. Un autentico punto di riferimento per le nuove generazioni di autori.



Classe 1928, 86 anni compiuti lo scorso 12 maggio, con il suo An evening with Tour ci ha fatto ripercorrere una carriera che nell’ultimo mezzo secolo ha fatto sognare diverse generazioni amanti della musica, del cinema e del teatro. Ci ha fatto emozionare e viaggiare con la mente nei ricordi. Basta solo nominarlo per capire. E ieri sera al Vittoriale di Gardone Riviera abbiamo capito tutto. Bacharach è un artista a tutto tondo con una sterminata carriera piena di successi e stelle. E di stelle ne abbiamo sentite. Indimenticabili brani come “Trains and Boats and Planes”, ” Walk on by”, ” I’ll never fall in love again”, ” What the world needs now is love”, ” I say a little prayer”, ” Raindrops keep falling on my head” , solo per citare alcuni degli innumerevoli preziosi classici del suo repertorio che ha riproposto con un orchestra di 11 musicisti, tra cui il giovane figlio. Un vero repertorio da Oscar che ha conquistato la vetta delle classifiche di mezzo mondo.  Sei Grammy Award e tre Academy Award vinti, anche grazie alla collaborazione con il paroliere Hal David, scomparso nel 2012 all’età di 91 anni e che Bacharach ha ricordato con emozione. La magia delle musiche di Burt hanno conquistato gli artisti più celebri e rispettati del panorama musicale mondiale come i Beatles, Aretha Franklin, Steve Wonder fino alla sua musa ispiratrice Dionne Warwick con la quale ha creato un sodalizio indimenticabile. Risentire questi capolavori a cosi pochi metri da noi in un posto unico come il Vittoriale é indescrivibile. 



Il pubblico numeroso da grandi occasioni – nascosta in prima fila da un cappuccio intravediamo Rita Pavone – é rapito sin dall’inizio e fino al termine del concerto. Due ore di spettacolo senza pause é da invidia alle nuove leve. Mai un cedimento. Nemmeno in quella sua voce che morbida e densa dei suoi anni, ci trasporta in tempi piu spensierati e sereni. Considerato una vera e propria icona degli anni ’60, Bacharach ha attraversato l’intero ‘900 scrivendo per il cinema e la tv, producendo hits intramontabili come «Arthur’s Theme» e «That’s what friends are for» qui dedicata con commozione alle vittime del Boeing MH17 della Malaysia airline abbattuto ieri, o realizzando progetti come il pluripremiato «Painted from memory», capolavoro del 1998 in coppia con Elvis Costello.



Bacharach è ancora uno delle più ammirati ed amati compositori del nostro tempo e la mescolanza di generazioni che affolla il concerto ci fa capire che la bella musica non ha età. Un artista che ha saputo interpretare l’emozioni con grande forza e semplicità facendo scorrere il tempo verso un’altra direzione, come veri Magic Moments.