Hai paura del buio? Dopo 17 anni dalla pubblicazione di questo disco, non abbiamo ancora una risposta. L’unica certezza sono loro, gli Afterhours, band indie-rock milanese che ieri sera sotto una pioggia incessante, hanno riproposto per intero questo loro quarto album, secondo album cantato in lingua italiana dopo il precedente Germi del 1995. Dieci album all’attivo. 30 anni di onorata carriera. Innumerevoli riconoscimenti e premi conquistati sui palchi di mezzo mondo, gli Afterhours e il loro inconfondibile sound, avvolgono tutti gli irriducibili fan intervenuti in piazza della Loggia in Brescia nonostante il la pioggia incessante bagnasse la piazza. Ma perdersi questa occasione sarebbe stato un vero peccato. Hai paura del buio? é considerata l’opera più completa della band più significativa della scena indie rock italiana. Considerato dalla critica italiana, e non, il migliore disco indipendente degli ultimi 20 anni. Una sorta di manifesto caratterizzato da una scrittura ironica e irriverente nei confronti degli ideali borghesi e dei falsi miti.



Manuel Agnelli e soci riscuotono ancora tanta stima e tanto affetto da un pubblico che purtroppo fatica ha trovare un vero cambio generazionale. Due ore e mezzo di grande musica. Due ore e mezzo di pura energia per riproporre un vecchio amico del popolo indie-rock: Hai paura del buoi?. Tutti cantano in piazza della loggia. Tutti se ne fregano della pioggia. Tutto sembra essersi fermato a 17 anni fa. I suoni, i profumi. Persino i vestiti della gente hanno un non so che di retrò. Tranne la musica. Quella degli Afterhour. Quella non ha tempo. È moderna e nostalgica. Violenta e dolce allo stesso tempo. Una situazione in bilico tra passato e futuro. Unica e inspiegabile. Sul palco la musica si fonde con il punk di “Sui giovani d’oggi ci scatarro su”, l’hard-core di “Dea” e “Lasciami leccare l’adrenalina”, il pop-rock di “Voglio una pelle splendida” eil post-grunge di “Male di miele”. Tra le proposte del disco non manca la dolcezza di “Pelle”, il sarcasmo di “Questo pazzo pazzo mondo di tasse”, “Rapace” e “Punto G”.



Ben diciannove canzoni che nel 1997 testimoniarono un periodo di vitalità produttiva del gruppo non indifferente e che ancor oggi lascia il segno. Lo scorso marzo ha visto nuova vita un’edizione speciale di Hai paura del buoi? contenente la versione ri-masterizzata dell’album originale (Remastered) ed una suonata per intero (Reloaded) nella quale ha visto coinvolti diversi artisti della musica italiana ed internazionale come i Marta sui tubi, Il Teatro degli Orrori, Piero Pelù, Eugenio Finardi, Samuel Romano (Subsonica), John Parish, Mark Lanegan, Damo Suzuki, Rachele Bastreghi (Baustelle), Bachi da pietra, Piers Faccini, Nic Cester, Joan as Policewoman.



Il lungo tour estivo degli Afterhours – vedi le date – continuerà fino a settembre a ritmi incalzanti toccando varie località tra nord e sud dell’Italia. Perdere l’occasione di diventarne protagonisti sarebbe un vero peccato.