Può capitare anche a una delle cantanti più defilate del panorama musicale di ritrovarsi al centro di un piccolo caso mediatico, magari nato apposta per vivacizzare un Ferragosto alquanto asfittico di querelle. Tre giorni fa era uscita un’agenzia Agi (Agenzia Giornalistica Italiana) che titolava “Paola Turci rifiuta di andare a Verona”, riferendo della reazione del sindaco della città di Giulietta, Flavio Tosi (Lega Nord), alla volontà della Turci di non voler condividere il palco con lui in quel di Guagnano, in Puglia, in occasione del Premio Terre del Negroamaro, in programma il 22 agosto. Il titolista dell’Agi ha preso di sicuro un abbaglio, visto che Verona non ha alcuna attinenza con quanto scritto. Al massimo è solo il Comune di cui è sindaco Flavio Tosi, che non ha per nulla apprezzato il forfait (con motivazione) di Paola Turci: “Liberissima di farlo, ma clamorosamente incoerente. Il fatto che il sottoscritto sia sindaco di Verona, infatti, non le ha impedito l’anno scorso di partecipare (non credo proprio gratuitamente) al Teatro Romano (di proprieta’ del Comune di Verona) alla rassegna “Venerazioni”, promossa per giunta (quindi con costo scontato del suddetto Teatro) dall’amministrazione comunale a guida leghista. Comunque, se Paola Turci vorra’, in futuro, ripetere un evento come quello da noi co-organizzato nel nostro Teatro Romano, la accoglieremo sempre volentieri: non siamo antidemocratici, e non facciamo discriminazioni, come fa lei”. La cantante a quel punto, non ci ha visto più e su Facebook si è lasciata andare ad uno sfogo, non solo sullo svarione dell’Agi, ma anche in merito a Tosi:
“Ritengo necessario fare chiarezza sugli equivoci e le falsità riportate da alcuni giornali nelle ultime ore in merito alla mia scelta di non confermare la partecipazione al “Premio Terre del Negroamaro” in programma a Guagnano, in Puglia, il prossimo 22 agosto. Questa decisione, seppur sofferta, è determinata dalla volontà di non condividere il palco con una persona su cui grava una condanna per propaganda razzista, e non certo in quanto esponente di un particolare partito politico (come invece qualcuno in malafede ha affermato, attribuendomi dichiarazioni infondate). Dividere il palco con qualcuno ha per me una valenza enorme. Il palco è un luogo sacro e le persone con le quali lo condividi sono dalla tua parte, e tu dalla loro. Si deve poter scegliere con chi stare nella vita, lo trovo un diritto sacrosanto […] Questa notizia è però stata riportata da alcuni giornali, tra cui l’AGI, Agenzia Giornalistica Italia, con un titolo assolutamente falso: “Paola Turci rifiuta di andare a Verona”. È per questa ragione che sono dunque costretta a precisare che la città di Verona non è coinvolta in questa spiacevole vicenda, che riguarda invece solo ed esclusivamente il palco del paese pugliese. La città di Verona è stata tirata in ballo dal sindaco Tosi che mi ha definita “incoerente” per aver preso parte, nel 2013, alla rassegna “Venerazioni”, presso il Teatro Romano. Questa critica non può trovare fondamento se si considera che la mia partecipazione al Teatro di Verona non mi ha certo portato a condividere il palco con lui (palco invece condiviso con Marina Rei e Cristina Donà per un concerto organizzato e pagato dalla società Box Office)”.