Gli esami sul corpo della 25enne Simone Battle, una protagonista di una passata edizione di X Factor americana, confermano l’ipotesi del suicidio. La ragazza è stata infatti trovata impiccata nel suo appartamento di West Hollywood lo scorso 6 settembre, adesso viene confermato che a togliersi la vita è stata lei stessa. Non si conoscono le cause della tragica decisione né se abbia lasciato un messaggio di addio. Oggi lunedì 8 Simone Battle doveva esibirsi a Las Vegas, un concerto che non si terrà mai. 



Si sarebbe impiccata nella sua abitazione di Los Angeles la giovane cantante Simone Battle. La 25enne faceva parte di una band tutta al femminile, G.R.L., composta da Emmalyn Estrada, Paula Van Oppen, Lauren Bennet e Natasha Slayton, create da Robin Antin. La notizia riportata da “TMZ”, dà il suicidio come possibile causa della morte. Non si conoscono ancora  le cause di un simile gesto. Ma dalla RCA Records arriva la conferma della notizia con un comunicato stampa: “Simone era una giovane dal talento eccezionale e una persona meravigliosa, siamo tutti devastati dalla notizia della sua morte. I nostri pensieri e le preghiere sono con la sua famiglia e le persone che le volevano bene, in questo momento.” La sua voce era stata notata grazie alla partecipazione a “The X Factor” nel 2011. Anche se la cantante è stata eliminata poco dopo dallo show. Poi la scelta di mettere su un gruppo. E su Instagram Derek Butler, amico d’infanzia dell’artista, condivide con queste parole il suo dolore: “Sono ancora sotto shock e incredulo per la conferma della morte della mia amica d’infanzia Simone Battle”. (Serena Marotta)

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