Non si chiudono le polemiche sulla morte di Pino Daniele, anzi. Il fratello Nello, intervistato dal settimanale Chi, è tornato infatti a riaprire il caso della morte del musicista. Secondo lui, la decisione di andare a Roma invece che nel più vicino ospedale è stata sbagliata e fatale: “Il suo cardiologo doveva impedirgli di viaggiare, 160 chilometri di distanza da fare in macchina nelle sue condizioni possono essere stati fatali” ha detto. A guidare, come si sa, la compagna Amanda Bonini, anche lei accusata di aver sbagliato. Lei si è difesa dicendo che fu Pino Daniele a chiedere di essere portato a Roma dai suoi medici di fiducia, ma per Nello Daniele il cardiologo ha preso decisioni errate: “Il suo cardiologo  se ne è uscito fuori dicendo che Pino, quando si è sentito male,  lo ha chiamato per dirgli che voleva andare a Roma a farsi vedere da lui. Penso che il dottore avrebbe dovuto dirgli: “Non ti muovere da lì, me la faccio io tutta quella strada”. In realtà pochi giorni dopo la morte il cardiologo di Pino Daniele disse in una intervista di aver consigliato Pino a recarsi al più vicino ospedale. 



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