Les Printemps des Asts, la manifestazione che da oltre trent’anni porta musica ed arti visive per un mese a Montecarlo, non finisce di sbalordire: l’edizione di quest’anno (20 marzo -12 aprile) metterà tra l’altro, nella stessa serata a confronto uno dei capolavori del barocco (La Passione secondo San Giovanni di Bach) ed un nuovo lavoro commissionato ad uno dei maestri della musica contemporanea, ed elettronica europea, François Bayle la stessa serata in un luogo insolito, il museo oceanografico, noto per il suo acquario e per il programma sulla ‘umanità degli squali’. A Montecarlo non manca un meraviglioso teatro dell’opera belle époque e sale da concerto in strutture modernissime (una scavata nella roccia) ma, come ogni anno, l’intenzione è di sorprendere il vasto pubblico (numerosi gli italiani).
Il festival è articolato in quattro fine settimana. In linea con le edizioni precedenti, anche nel 2015 la musica contemporanea ha uno spazio di primo piano con tre prime esecuzione assolute in programma nel weekend inaugurale (20-22 marzo) commissionate dal Printemps des Arts ai compositori François Bayle, Gilbert Nouno e Gérard Pesson. Una vera chicca sarà la Passione Secondo San Giovanni, capolavoro di grande forza drammatica eseguita nel museo oceanografico. Nella giornata di sabato la musica impressionista del finlandese Sibelius fa da cornice a Voci: Orchesteru bung di uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento, Franco Donatoni, aprendo il ritratto dell’autore italiano spalmato su tutti i weekend.
Dal 25 al 29 marzo inizia il ciclo “i grandi violoncellisti” con partiture dedicate allo strumento di Debussy, Sibelius, Kodaly, Reger e Bridge e affidate a Marc Coppey, in cui l’humor si alterna ad atmosfere grevi. Di grande rilievo il concerto di sabato 28 marzo, consacrato a Sibelius, con il soprano finlandese Soile Isokoski, tra le più accreditate voci contemporanee, accompagnata dalla BBC Symphony Orchestra guidata da Sakari Oramo.
Il pianista Florand Boffard apre il terzo weekend (2-5 aprile) proponendo l’esecuzione alternata di pagine di Bach e Schönberg per svelarne gli evidenti, o più sottesi, parallelismi. La centralità di Bach riemerge anche nel concerto di sabato 4 aprile incentrato sul confronto tra L’Arte della fuga e Anamorphoses per ensemble composta all’inizio del nuovo millennio dal tedesco Johannes Schöllhorn. Tra gli interpreti figura una delle formazioni più importanti nell’ambito della musica contemporanea, il Remix Ensemble della Casa da Musica di Porto.
Con il quarto weekend (9-12 aprile) torna il ciclo “i grandi violoncellisti” scandito dalle tre Suite di Britten affidate al violoncellista Xavier Phillips e dal recital eclettico di Camille Thomas che accosta la musica catalana con accenni di danza di Pablo Casals e Gaspar Cassado alla Sonata in do minore op. 28 del compositore belga Eugène Ysaÿe e a Lame di Donatoni.
La presenza italiana all’edizione 2015 è rappresentata, oltre che da Donatoni e dal mezzosoprano Lucia Napoli, dalla partecipazione del compositore toscano Francesco Filidei protagonista in qualità di organista e interprete diGmeeoorh di Xenakis, Kalavinka della giapponese Noriko Baba e di alcune pagine de L’Offerta musicalebachiana. Per la chiusura il festival propone il Concerto per violino e della Settima Sinfonia di Sibelius a evocare la solitudine delle immense foreste scandinave sublimi e selvagge, affidate al direttore Mikko Franck alla guida dell’Orchestre philharmonique de Radio France e della violinista Alina Pagostkina.