Nexo Digital è una società di produzione e distribuzione di contenuti alternativi per il cinema in alta definizione che si occupa di tutta una serie di temi (arte, bambini, grandi film rimasterizzati, sport) e naturalmente anche di musica. Fra le ultime produzioni distribuite in Italia ricordiamo il documentario sulla vita di Amy Winehouse e The Wall di Roger Waters. Ieri sera e oggi domenica 25 viene presentato invece il film-concerto di Ed Sheeran, che intercetta questo artista britannico nel suo momento di maggior risonanza pubblica, e cioè nei tre concerti tenuti niente meno che allo stadio di Wembley. 



Il film è stato lanciato simultaneamente in 200 sale distribuite in 80 paesi, e il giorno 22 ottobre è stato anticipato da una proiezione speciale, preceduta da un collegamento con Leicester Square, West End, Londra, dove Ed ha partecipato alla World Premiere del film, incontrando i fan, firmando autografi, scattando un milione di selfie con la folla che si schiaccia ai lati del tappeto verde, che per l’occasione è stato battezzato Ed Carpet…



Ma veniamo al film, che vuole documentare la rapida ascesa di questo ragazzo (24 anni compiuti lo scorso febbraio) che in pochi anni lo ha portato dai locali e dai piccoli teatri a Wembley, riempito per tre serate sold out (10-12 luglio scorsi) per un totale di 240.000 spettatori. 

La cosa singolare è che dai concerti nei locali a questa platea clamorosa non è sostanzialmente cambiato niente: Ed continua ad esibirsi accompagnando la sua voce solo con la chitarra e una loop machine, per essere chiari con tutti, una specie di registratore in tempo reale di frammenti, suonati anch’essi in tempo reale, che vanno poi a stratificarsi in strati ritmici e di accordi. 

C’è anche una parte documentaria in cui vengono fatti parlare i coprotagonisti dell’avventura – non tutti i 150 stipendiati dall’industria-Sheeran, ma i più importanti – il manager, il tour manager, il tecnico delle chitarre, e vari altri collaboratori. Ma tutto è incentrato sulla performance live, esibizione dell’unico artista che ha suonato da solo a Wembley. 

A rigor di cronaca, durante la seconda serata è passato a trovarlo sir Elton John, che ha duettato con lui in alcuni brani, ma tutto il resto è stato affidato alla mente, al cuore, alle mani e ai piedi dell’artista. 

Si capisce che dietro questo artista c’è sicuramente spessore (non è un interprete uscito da qualche talent, ma un artista che ha suonato per anni di seguito le sue canzoni – e che peraltro ha annunciato un ritiro di qualche mese dalle scene), ma è presente anche una macchina da guerra che lavora per lui a tutti i livelli della comunicazione e del marketing. E se si veicola un artista che può diventare ‘the next big thing’, non c’è niente di male. 

Se non conoscete Ed Sheeran, un bel modo per avvicinarvi alle sue canzoni, alla sua maniera irruenta e assertiva di suonare (ogni due mesi una delle sue chitarre va in pensione), al suo modo di rappare meglio di certi rapper, al suo linguaggio composito, che lascia spazio ora a brani dal ritmo sfrenato, ora a ballate sentimentali e avvincenti. La possibilità di avvicinarsi ad un artista giovane, che scrive e suona prevalentemente per i giovani, ma che è un composito anello di congiunzione fra molti mondi: la chitarra acustica, la maniera di cantare estremamente bluesy, il funky nell’anima e il flow del rap come mitragliatrice di parole. 

Se invece siete fans, beh per voi è un’occasione di avvicinare l’obiettivo e godere delle canzoni che sapete già, eseguite in un contesto da favola.

In un caso o nell’altro, se volete vedere il film, stasera avete ancora una possibilità. E intanto Ed Sheeran sarà presente fisicamente in qualità di presentatore degli Mtv Ema Awards al Forum di Assago a Milano.