Arriva a Milano uno spettacolo inedito dai contenuti affascinanti, il 12 novembre presso il Teatro Greco e domenica 11 alle ore 20 ospiti del programma Olympia di Dario Ricci su Radio 24. 

Lo spettacolo Rugby Blues è un omaggio agli atleti che hanno usato questo sport per portare avanti battaglie importanti, per la libertà, per l’uguaglianza, uomini che soprattutto non sono stati colpiti da quella grande terribile malattia che sta devastando il mondo : l’indifferenza. Loro non si sono voltati dall’altra parte. Hanno usato ciò che meglio sapevano fare, giocare a rugby, per combattere la loro guerra che poi è la guerra di tutta l’umanità che crede in un futuro migliore. Hanno pagato per le loro scelte, tutti, ma non c’è nessuno di loro che tornerebbe indietro, che non rifarebbe quello che ha fatto.



Sul palco Biagio Vinella con il suo spettacolo “Rugby Blues” insieme ai musicisti della Worried men Band. Cinque monologhi con al centro altrettante storie vere di rugbisti che di coraggio ne avevano parecchio e che con il loro esempio hanno contribuito a migliorare il mondo: Dan Cheeky Watson, giocatore sudafricano bianco che nel 1976, in pieno periodo di apartheid, scelse di allenare una squadra composta solamente da atleti di colore, rinunciando così alla carriera di sportivo professionista con la nazionale degli Springboks; la vicenda di diciassette giocatori della squadra argentina del La Plata che, per la ferma opposizione al regime dittatoriale allora vigente, andarono ad allungare l’interminabile lista dei “desaparecidos”; La storia del giocatore degli All Blacks Jonah Lomu che, sconfitta una terribile malattia, ha ripreso a giocare, quella del minatore gallese Harry Jarman che sacrificò la propria vita per salvare tre bambini e quella della nazionale italiana che nel 1997 guidata dal mitico Georges Coste, contro tutti i pronostici, vinse una partita contro la Francia che tutti ritenevano “impossibile”. Ad accompagnare i monologhi, come sempre, The Worried Men Band con il loro straordinario repertorio di blues.



Dice Vinella: “Ho scelto il blues come colonna sonora per i miei spettacoli perchè è la musica della sofferenza, della ribellione, del coraggio e la trovo molto vicina al rugby. Chi fa musica suona il blues sul palco, i giocatori di rugby il blues lo suonano ogni volta che scendono in campo”.

Leggi anche

Jalisse, cosa significa e perchè sono esclusi da Sanremo/ "Noi, scartati per 27 volte dal Festival"