E’ stato direttore musicale di star mondiali, da Barbra Streisand (con nomination agli Oscar per ‘A Star is Born’) a Paul McCartney, da Liza Minnelli a Tony Bennett: domenica 29 novembre 2015, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni, 42), “Aperitivo in Concerto” presenta il primo concerto in Italia di un leggendario protagonista della storia del jazz: il pianista Roger Kellaway.



Kellaway è un artista straordinario, un affascinante narratore musicale, un virtuoso dalla tecnica eccezionale, un sopraffino conoscitore degli standard e di tutti gli stili del jazz, che si è a lungo tenuto in qualche modo “nascosto”, scegliendo di non apparire alla ribalta e lavorando come direttore musicale – grazie alla sua sapienza di compositore e arrangiatore – di artisti popolari di grande rilievo, da Bobby Darin (non a caso egli è stato il consulente per il film Beyond the Sea, interpretato da Kevin Spacey e dedicato proprio a Darin) a Barbra Streisand, da Paul McCartney a Van Morrison, Joni Mitchell, Liza Minnelli, Tony Bennett.



Dopo studi di pianoforte e contrabbasso al New England Conservatory di Boston, Kellaway esordisce professionalmente con il cornettista Jimmy Partland. Inizia poi una carriera concertistica che lo porta a collaborare con artisti del calibro di Kai Winding e J. J. Johnson, Al Cohn e Zoot Sims, Clark Terry e Bob Brookmeyer. Incide inoltre con Wes Montgomery, Sonny Rollins, Ben Webster, Maynard Ferguson, Kenny Burrell, Herbie Mann, Mark Murphy. Nel 1966 si trasferisce a Los Angeles, per lavorare nella nuova, sperimentale orchestra di Don Ellis. Abilissimo arrangiatore e sofisticato compositore, si fa presto notare dagli studios cinematografici (ad oggi ha realizzato oltre ventinove colonne sonore): non casualmente, viene premiato per le musiche scritte per sitcom quali All in the Family e Archie Bunker’s Place. Nel 1976 ottiene anche una nomination all’Oscar per gli adattamenti musicali realizzati per il filmA Star Is Born (“È Nata una stella” con Barbra Streisand). Nel frattempo incide quello che è considerato il capolavoro del cosiddetto “jazz da camera”: Roger Kellaway Cello Quartet (con Emil Richards alla marimba, Joe Pass alla chitarra e Edgar Lustgarden al violoncello), in cui fonde con notevolissima eleganza e ricchezza d’ispirazione strutture accademiche e pratiche improvvisative. Compositore dalle notevolissime doti, Kellaway ha scritto su commissione per il New York City Ballet di Balanchine, per Zubin Mehta e la Los Angeles Philharmonic, per la New York Philharmonic e Michael Tilson Thomas, per la Israel Philharmonic Orchestra, per la Boston Pops Orchestra, per Yo-Yo Ma, oltre a realizzare un corpus compositivo largamente presentato nelle più importanti sale concertistiche americane e non solo.



Influenzato profondamente da Oscar Peterson, inizia relativamente tardi, dopo gli anni Settanta, una superlativa carriera come improvvisatore, esibendosi come solista e a fianco di artisti quali Zoot Sims, Duke Ellington, Dizzy Gillespie, Henry Mancini, Quincy Jones, Harry “Sweets” Edison, Oliver Nelson, Lalo Schifrin, Randy Brecker, Stanley Clark, Ernie Watts, Thad Jones, Bill Charlap, Sonny Stitt, Red Mitchell, Carmen McRae, Tom Ford, Robben Ford, Stéphane Grappelli, Tony Coe, Eddie Daniels.

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dal 12 ottobre

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