Si chiama Francesco Guasti ed è toscano. Lo dico perchè è questa una delle cose che, insieme alla sua fama (e alla fama della sua folta barba) lo precede. L’atra è che il suo sia uno dei timbri vocali più particolari e interessanti in circolazione. Anche per questo definito “un talento” da Piero Pelù – suo coach nell’edizione del 2013 di The Voice of Italy – Francesco Guasti è riuscito stavolta a farla grossa: dopo tre tentativi, è arrivato stavolta alle finalissime di Sanremo Giovani che quest’anno si disputeranno in diretta nazionale su Rai Uno il prossimo 27 di Novembre. Proprio quella sera, infatti, Carlo Conti presenterà gli aspiranti giovani “sanremesi” – 12 in totale – a tutta Italia, di cui solo 6 riusciranno ad accaparrarsi un posto sul palco dell’Ariston nella sezione Nuove Proposte.
“Io e Te” è il titolo del brano prescelto, che canterai in prima serata su Rai Uno il prossimo Venerdì. Un testo che pare stia elogiando una storia d’amore, tema classico a Sanremo di solito, ma che in realtà svela molto di più. Infatti non tutto è come sembra…
Io e Te può essere interpretata in più modi. L’ho pensata come una dichiarazione dal mio Io più profondo verso il suo Alter Ego e non come la poesia di una coppia di fidanzatini. Quasi una chiacchierata tra me e me, senza il benchè minimo pregiudizio. Nel brano canto “Siamo quelli che cascano per terra ma che poi si rialzano” oppure “Tu spada ed io guerriero, voliamo insieme io e te”, perchè può capitare che le cose non vadano per il verso giusto, e allora è quello il momento di esser tu stesso la benzina del tuo motore, la tua stessa spalla su cui piangere. Sto cercando la mia strada giorno dopo giorno, sto cercando di fare musica e di farla bene, seguendo con più determinazione possibile questo difficile cammino, nella speranza di realizzare tutti i miei sogni: questo è ciò a cui ho pensato scrivendo il testo di Io e Te. Però è anche bello che ognuno veda la canzone a modo suo. Un brano “double face”, è questa la figata.
Come nasce il brano Io e Te? L’hai pensata appositamente per il Festival?
Io e Te nasce velocemente, quasi d’impulso in poco più di 40 minuti. Ero seduto al pianoforte e improvvisamente mi è uscita una melodia orecchiabile, alla quale in pochi minuti ho adattato un testo. Mi è da subito piaciuta moltissimo, perciò ho pensato di sfoggiarla per questa grande occasione.
Sanremo stavolta è rinnovatissimo. Regolamento nuovo, molto più spazio ai Giovani. Immagino il cambiamento ti piaccia…
Sì, credo Carlo Conti sia stato molto coraggioso a voler cambiare il regolamento del Festival dopo anni che a questo non veniva messa mano. Lo apprezzo e penso il momento di dare più spazio a noi esordienti fosse arrivato da un po’. Sanremo è una delle poche occasioni che ancora oggi abbiamo in Italia di far conoscere la nostra bella musica, non è solo spettacolo ma anche intrattenimento e piacere puro. Un bel gesto da parte di Conti e di tutta la Rai quello di metter in vetrina anche noi.
Per altro Conti è toscano come te. Non ti fa sentire un po’ più a casa questa cosa?
Effettivamente sì, capirsi è molto più semplice. Capita di scherzare in dialetto e il clima si fa subito meno formale. Però sfato ufficialmente il mito che io e Carlo ci conoscessimo già da tempo. Ragazzi, la Toscana è grande! Non conosco nemmeno Pieraccioni, per dire.
Alle Finali di Sanremo Giovani siete arrivati in 12, e Venerdì solo 6 di voi passeranno il turno arrivando di fatto sul palco dell’Ariston nella sezione Nuove Proposte. Hai già conosciuto i tuoi avversari?
Ammetto di aver conosciuto tutti i miei concorrenti ma solo di sfuggita. Non abbiamo ancora avuto modo di stringere alcun rapporto perchè non ci siamo mai incontrati tutti insieme. Non so nemmeno quali siano i brani che sfideranno la mia canzone perchè ho deciso di non ascoltarli per arrivare alla gara del 27 conservando tutta la serenità possibile. Sono certo siano tutti molto bravi, le selezioni sono state veramente rigidissime. Mi spiace per alcuni amici che conoscevo da tempo e che stavolta non ce l’hanno fatta ad arrivare fin qui. Ma sono certo avranno presto altre occasioni per rifarsi.
È diventata virale su Facebook una tua clip “fra la gente” in cui scherzi sulla ricorrenza di Venerdì 27. Oltre a qualche amico, nel video anche il tuo “babbo” e tuo fratello. Quanto ti aiuta il loro sostegno?
Quel cortometraggio nasce per scherzo e con l’intento di far divertire. L’ho realizzato con qualche amico, fra cui il mio barista preferito, e ho inserito anche qualche scorcio della mia città. Il supporto di amici e famigliari significa molto per me. Mi sento voluto molto bene, e anche per questo mi sto vivendo questi giorni con una carica maggiore e con tanta felicità. Pensa che quando mi hanno detto di esser arrivato tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani, gli amici di sempre mi hanno organizzato una festa a sorpresa gigante. Mi hanno accolto con barbe finte e baffi colorati ed è stato bellissimo. Il loro affetto mi emoziona ogni giorno di più!
“Siamo le strade giuste o sbagliate, l’orgoglio di averle affrontate” canta Francesco Guasti nel suo brano “Io e Te”. E allora, in bocca al lupo per quel che verrà. Vada come vada, è già un successo. Noi il 27 si sta tutti sintonizzati su Rai 1 per certo.
(Claudia Cabrini)