Quello del 9 dicembre scorso, anche se chiamato ‘Concerto di Natale’, è stato non solo una serata musicale ma un vero e proprio regalo di Natale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ai propri abbonati e ai propri affezionati, oltre che delle consuete autorità e di pochi giornalisti. Temo che numerosi colleghi abbiamo declinato l’invito sapendo che sul palco non c’era l’Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia, ma i figli e nipoti degli orchestrali (e non solo). 



Sfidando la prassi, sul palco c’erano 120 ragazzi e ragazze (età media 15 anni) raggiunti nel finale da circa 200 coristi (età media 10-12 anni). In breve la JuniOrchestra Young della Schola Cantorum dell’Accademia di Santa Cecilia, con un programma di tutto rispetto, diretti da Salvatore Accardo il quale insieme a loro ha affrontato un programma di notevole impegno suonando e dirigendo al tempo stesso  le Romanze per violino in fa maggiore n. 2 op. 50 e in sol maggiore n. 1 op. 40 di Beethoven, di Rossini l’Ouverture da Semiramide e a conclusione l’esplosivo Inno alla gioia dalla Nona Sinfonia sempre di Beethoven. 



Alla richiesta di bis, è stato aggiunto il coro La Cantique de Noël di Adam e What Child is this? di anonimo irlandese, prima di riprendere l’Inno alla Gioia che – ha spiegato il tenore Massimiliano Tonsini, gran cerimoniere della serata – deve intendersi come Inno alla Fratellanza tra popoli e generazioni. 

Felicissimo, il Maestro Accardo ha dichiarato: “Lavorare con i giovani è stato sempre per me un momento di grande emozione. Lavorando con loro si impara tantissimo, non si insegna solo, perché la musica è fatta di grandi emozioni e di grandi energie, queste energie e queste emozioni si danno e si ricevono. Beethoven è un gigante della musica; ha affrontato tutti i generi musicali dalle sinfonie ai concerti per pianoforte, per violino e alla musica da camera. Proprio per questo io direi che è uno degli autori perfetti per i giovani”.



La Presidente di Enel (socio fondatore dell’Accademia e coproduttore della serata, Patrizia Grieco) ha dichiarato: “La musica è una delle più alte espressioni dell’arte ma anche manifestazione di energia e simbolo della cultura di un Paese. Per questo, abbiamo deciso di accompagnare l’Orchestra di Santa Cecilia in ogni sua ‘avventura’ musicale, come il tradizionale Concerto di Natale, che quest’anno diventa una ‘festa’ della musica dedicata soprattutto a giovani, alle famiglie, alle  associazioni e alle scuole che da sempre sono anche il motore di tante iniziative promosse da Enel, perché siamo fortemente convinti dell’importanza di dare opportunità e valorizzare il talento e le capacità dei ragazzi”.

Dalla cronaca andiamo alla critica. Ciò che ha colpito nei giovani orchestrali e nei giovani coristi non è solo la freschezza ma anche la coesione (elemento essenziale di una buona orchestra) e la destrezza nel lavorare su partiture complicato. Rispetto ai loro genitori e zii che sono sovente sullo stesso podio, si avvertiva un po’ meno fluidità. Ma ciò si acquisisce solamente con gli anni e con l’esperienza. E’ stata comunque un’idea geniale che ha prodotto ad una serata che – come si è detto- è un vero regalo di Natale.

L’Accademia estende, in questo periodo, il proprio ambito. Mercoledì 16 dicembre prende il via Santa Cecilia al Volo: ossia una serie di concerti da camera all’aeroporto di Fiumicino. Al primo al Terminal 1 dell’area partenze dall’aeroporto.