“Il Grande Mistero”, il Grande Spirito, è il modo in cui i nativi nordamericani si riferivano a Dio, il creatore di tutte le cose. A differenza di tante popolazioni pre cristiane, i nativi americani, pur riconoscendo molti spiriti nelle varie forme della natura, esseri appartenenti a una sfera del trascendente, adoravano un solo creatore, indefinito, irraggiungibile, un Mistero appunto, un grande mistero. Non possibile da incontrare di persona, eppure sentito come colui che dava la vita a ogni creatura. Dio è un grande mistero davvero, ma poi si è reso incontrabile, toccabile, guardabile.



Nel XVII secolo un gruppo di missionari appartenenti alla Compagnia di Gesù giunse nei territori allora di dominazione francese che poi sarebbero diventati il Canada, anche se allora quei territori si espandevano fino a zone oggi appartenenti agli Stati Uniti. Fra di loro c’era Jean de Brébeuf (Giovanni de Brébeuf), sacerdote e missionario gesuita. Nello stesso modo in cui i gesuiti, nel SudAmerica, diedero vita alle Riduzioni, dove la cultura e le tradizioni dei nativi erano totalmente rispettate, coniugando in maniera mirabile la rivelazione cristiana rispettando l’originalità di quei popoli, anche i gesuiti francesi del Nord America fecero lo stesso. Jean de Brébeuf è noto per aver composto il primo canto natalizio della storia canadese usando il linguaggio delle tribù di Uroni presso le quali svolgeva la sua attività. Un esempio di rispetto nei loro confronti. Il brano, Iesus Ahatonnia/The Huron Carol narra la nascita del Salvatore in modo estremamente diretto e concreto, a tratti inquietante per la capacità di ambientare la nascita di Gesù nella realtà in cui il gesuita e i nativi vivevano, portando il fatto della rivelazione cristiana in modo perfettamente aderente a un’altra cultura. La dolcezza delle figure dei magi che massaggiano il capo del Bambino con olii profumati è un’immagine che esprime una tenerezza infinita e che non si trova in altri brani natalizi. Composto nel 1643, nel 1926 diventato così popolare, venne tradotto in inglese, anche se oggi piuttosto dimenticato dalla moderna cultura canadese. The Huron Carol, la Carola degli uroni, rimane comunque il primo brano natalizio di quel Paese.

Oggi il popolo urone è quasi estinto. Le tribù degli irochesi pagate e istigate dagli inglesi che volevano prendersi i territori occupati dai francesi, furono scatenate contro gli uroni, massacrandoli. Lo stesso missionario gesuita insieme ad altri sette confratelli venne ucciso, bruciato vivo. Trucidati nel marzo del 1649, vennero proclamati beati da Benedetto XV nel 1925 e poi santi da Pio XI nel 1930, diventando noti come i Santi Martiri Canadesi. I confini di oggi non corrispondono più a quelli del XVII secolo e alcuni di loro, Goupil, Jogues e de la Lande subirono il martirio nell’attuale territorio statunitense mentre gli altri cinque in quello canadese. Di conseguenza, negli Stati Uniti la denominazione più diffusa è quella di “martiri nordamericani” e talvolta addirittura “martiri americani”; nella liturgia cattolica della loro commemorazione si parla di “borealibus Americae regionibus”.

Da un canto di Natale composto per celebrare l’unità di razze e culture diverse nel nome del Grande Mistero, il Salvatore Gesù, mistero diventato uomo, al martirio, c’è tutta la consistenza e la bellezza del cristianesimo.

Iesus Ahatonnia/The Huron Carol, venne incisa nel 1993 nel bel disco natalizio del cantautore canadese Bruce Cockburn, “Christmas”, una delle più belle raccolte di canti e musiche di tradizione popolare natalizia di sempre. Nel 1977 le poste canadesi dedicarono addirittura un francobollo a questa canzone.

 

Have courage, you who are human beings: Jesus, he is born

The okie spirit who enslaved us has fled

Don’t listen to him for he corrupts the spirits of our thoughts

Jesus, he is born

 

The okie spirits who live in the sky are coming with a message

They’re coming to say, “Rejoice!

Mary has given birth. Rejoice!”

Jesus, he is born

 

Three men of great authority have left for the place of his birth

Tiscient, the star appearing over the horizon leads them there

That star will walk first on the bath to guide them

Jesus, he is born

 

The star stopped not far from where Jesus was born

Having found the place it said,

“Come this way”

Jesus, he is born

 

As they entered and saw Jesus they praised his name

They oiled his scalp many times, anointing his head

with the oil of the sunflower

Jesus, he is born

 

They say, “Let us place his name in a position of honour

Let us act reverently towards him for he comes to show us mercy

It is the will of the spirits that you love us, Jesus,

and we wish that we may be adopted into your family

Jesus, he is born