E’ una di quelle persone che se dice che a te ci tiene, poi ci tiene veramente. Con il sorriso sempre stampato sulle labbra, e con una buona parola pronta ad esser spesa per tutti, Barbara Pozzo (anche moglie di un certo Ligabue…) fa un lavoro speciale: quello della terapista corporea. E, tra le altre cose, ricorda quotidianamente a chi la segue che l’importante nella vita è l’amare e l’essere amati. E’ uscito nelle librerie il 5 Novembre “Sei a casa, 24 Meditazioni sul corpo” per la casa editrice BUR Rizzoli, abbiamo incontrato Barbara qualche giorno fa per farci spiegare davvero cosa significhi esser in pace, con se stessi e la propria anima prima di tutto. “Sei a casa, 24 Meditazioni sul corpo” è un libro bello, vero, che in modo interessante e commovente richiama a quei principi che come Barbara spiega in questa intervisdta, ognuno di noi sicuramente possiede ma che, nei momenti più difficili e bui, rischia di dimenticare per strada. Un libro di cui consiglio sinceramente l’acquisto e la lettura a chiunque.
È già un successo il tuo nuovo libro, “SEI A CASA, 24 Meditazioni sul Corpo”. Solo pochi mesi fa hai pubblicato però anche la tua opera prima, intitolata “LA VITA CHE SEI, 24 Meditazioni sulla Gioia”. Quasi un percorso allora, che pagina dopo pagina, libro dopo libro, cerca di avvicinare sempre più i lettori alla felicità. Dico bene?
Come hai detto tu quello che ho cercato di portar avanti è stato proprio un percorso, difficile ma interessante. Anche questo secondo libro nasce con l’intento di “chiudere il cerchio” rispetto alla pubblicazione precedente. Penso il concetto fondamentale da tenere a mente sia quello che Anima e Corpo si possano considerar tanto simili dall’esser legati, come fossero una cosa sola. Ho infatti improntato i miei 30 anni da Terapista sullo studio approfondito di questi concetti, e con il mio primo libro ho cercato di parlarne nel modo più interessante, semplice e diretto possibile.
Bisogna sempre prestar attenzione alla parte sottile, emotiva e amica di noi e mi piace pensare altrettanta importanza la possegga l’aspetto più corporeo del nostro essere, che per me vale tanto quanto tutto ciò che lo precede nonostante – oserei – Anima e Corpo siano certo l’uno quasi il contrastare dell’altro. Ma di punti in comune ne hanno parecchi. Sono componenti di una stessa essenza e integrità, nonostante vedano approcci molto differenti fra loro. Il Corpo, con la sua fisicità, ci porta ad un approccio molto diverso da quello dell’Anima, ma con uno stesso obiettivo in comune: il raggiungimento del benessere interiore e dell’appagazione più profonda.
L’incipit di entrambi i tuoi libri specificano non siano questi da leggere tutti in un colpo ma bensì da godere, poco per volta, quasi fossero pillole di saggezza quotidiana…
Anche per questo si sottotitolo nel medesimo modo: “24 Meditazioni”, intese proprio come riflessioni, spunti di riflessione. Non veri e propri manuali o esercizi da eseguire ma spunti sui quali soffermarsi se se ne sente la necessità di farlo o se, leggendo, si percepisce qualcosa risuoni in noi. Non sono infatti libri che vogliono convincere o istruire, semplicemente raccontare di un andare nella direzione di un benessere profondo. Una proposta quale quella di portare ogni giorno dentro di sé una riflessione personale, un pensiero, un ricordo da richiamare affinchè le cose belle dentro di noi, che tutti sappiamo e tutti possiamo comprendere, siano sempre di facile acceso anche e soprattutto a chi spesso se le dimentica. Per raggiunger il benessere più vero non serviamo altro che noi stessi, e ci siamo sempre. Basta ricordarselo.
Hai fondato SomeBliss.com, e sul web ti vediamo attivissima ogni giorno, in contatto con più di 23.000 follower in aumento costante. Puoi dire ti abbiano a loro volta aiutata per la scrittura di quest’ultimo libro?
Assolutamente sì, i miei più grandi maestri sono stati e sempre saranno i miei pazienti, e con loro tutte quelle persone che ad oggi mi seguono tutti i giorni con infinita passione. La cosa bella è che ognuno possegga una storia tutta sua, con le proprie difficoltà e le proprie colpe. Quello che mi emoziona molto è che tra me e i miei follower ci sia una grandissima condivisione, anche molto personale. Ricevo centinaia e centinaia di messaggi privati e questo scambio di vedute ammetto sia davvero molto arricchente. Sono costantemente chiamata all’ascolto e al confronto e allo scambio reciproco. Un’ulteriore conferma di ciò che ho studiato e un continuo impar cose nuove.
Non l’abbiamo ancora detto, ma come forse qualcuno saprà tuo marito è Luciano Ligabue, al quale hai dedicato entrambi i tuoi libri. Quanto l’amore, la vita di coppia e tuo marito Luciano puoi dire ti abbiano aiutata in questi anni?
Ci aiutiamo costantemente, grazie all’immenso dono di sentir tra di noi una forte unione e un grande amore. Questo è l’aiuto fondamentale. Ci sosteniamo a vicenda, senza mai concedere l’intromissione di uno nella professione dell’altro. Possediamo una visione comune di vita, siamo cresciuti con gli stessi principi anche se radicati in due mondi diversi. La nostra filosofia è la stessa, ma la manifestiamo in modi diversi. Percorriamo mano nella mano una strada comune, e amiamo star sempre insieme e vicini. Questa è la mia, la nostra, vera forza.