Sono passati ormai venti anni dal quel Sanremo giovani del 1995 in cui incantò tutti con la sua versione di “Sei Bellissima” e la sua voce fresca e particolare. Aveva solo 17 anni e tanta voglia di cantare. Oggi è una donna, una mamma, una moglie ed un’amica, come piace definirla a chi la circonda. Tutti la conoscono come Syria. Ma chi le vuole bene la chiama Cecilia. Nata nel 1977, figlia d’arte – il padre Elio Cipri è stato un cantante e produttore musicale – Cecilia Cipressi inizia il suo percorso artistico con grande determinazione e semplicità. Quella stessa determinazione e semplicità che ieri sera abbiamo visto sul palco del Teatro Grande di Brescia in cui Syria ha festeggiato i suoi vent’anni di carriera. Una grande festa/evento “per pochi amici”, come lei stessa ha dichiarato. E lo è stata davvero. L’aria che si è respirata ieri sera, aveva quel non so che di casa. Di quelle feste che si sviluppano nel salotto e che finiscono con tante risate intorno ad una tavola imbandita. Questo è successo. Ci siamo sentiti a casa. Una casa in cui a fare da sottofondo sono stati i successi e la musica di una carriera in cui Syria ha cercato qualcosa che appagasse la sua sete di novità. Qualcosa che le desse la leggerezza della ricerca. Che le permettesse di trovare, attraverso la musica, l’esatta espressione di sé. Sempre con un nuovo progetto, una nuova sfida, nuove sonorità ed un linguaggio che lo esprimesse. E così del suo lavoro ne ha fatto una vita ricca di colori, di collaborazioni, dedizione e curiosità. Gli incontri vissuti in questi venti anni hanno fatto di Syria la vera Cecilia: quella sul palco, nei concerti, nei teatri, nelle consolle a mettere i dischi oppure semplicemente in cucina a coltivare l’amore per la famiglia.



La moda e l’amore per le cose belle e stravaganti forse sono il lato più leggero del suo essere. Ma la famiglia é al primo posto nella sua scala di valori.

Ecco cosa raccolgono venti anni di Syria. Una serie di coincidenze, d’incontri e di scelte ponderate che fanno di lei, l’artista che voleva essere. A condividere quest’avventura sul palco le amiche e colleghe di sempre, che con affetto hanno cantato i successi di Syria. Da Emma a Malika Ayane, da Paola Turci a Noemi, fino alla giovane Francesca Michelin. Unico uomo il Rapper Ghemon.

Anche i messaggi audio di alcuni amici lontani, ma vicini con il cuore, hanno fatto parte della serata. Lorenzo Jovanotti che sottolinea i mille colori di Cecilia, Gianni Morandi la ricorda bambina, Claudio Cecchetto come la figlia di Elio. E poi Laura Pausini, Max Pezzali, Giuliano Sangiorgi. Momenti di musica, parole ed intimità molto intensi. Il tutto magistralmente suonato dall’Orchestra Filarmonica italiana, composta da cinquanta musicisti diretti dal Maestro Bruno Santori che né ha curato gli arrangiamenti.

Un viaggio musicale che vedrà la pubblicazione di un disco antologia il prossimo anno. Un viaggio che ieri sera ha accolto il pubblico e gli amici del teatro Grande di Brescia in una magica intima atmosfera.  Un viaggio in quel mondo che Syria/Cecilia ha saputo riempire di passione e semplicità.

Per la cronaca, la festa è proseguita nei camerini tra brindisi, sushi ed incontri affettuosi di quella famiglia “allargata” che Syria è riuscita a creare.

Ma questo è già il “domani” di Cecilia.