Nata a Milano da genitori sardi, Bianca Atzei vanta già una discreta carriera e collaborazioni di prestigio, ad esempio quelle con Kekko dei Modà e con Niccolò Agliardi che hanno scritto con lei altrettante canzoni. Sanremo le offre l’occasione per la ribalta nazionale, un sogno quello di cantare sul palco del teatro Ariston che, dice lei stessa, ha atteso da sempre. Presenta la canzone Il solo al mondo. La canzone racconta della sofferenza di una donna innamorata per l’uomo amato che sente che sta perdendo. E’ uno scongiuro, una preghiera affinché lui resti con lei. Un tema classico da Sanremo insomma, cantato in modo semplice e diretto. Lui è diventato “come il vento che si può solo sfiorare e non si può trattenere”, una immagine riuscita di quando un amato è ormai disinteressato a te, lui c’è ma è irraggiungibile, evidentemente le sta voltando le spalle. E lei soffre tantissimo per questo: “resta qui anche senza parlare fai finta di niente e illudimi che ora va tutto bene che dormiamo insieme”. Si sente il dolore della donna lasciata sola, così differente dal reciproco maschile che in casi come questi si abbandona alla rabbia e allo sconforto cinico. La donna soffre più profondamente dell’uomo, è risaputo: “Eccoti, meno male, ti prego non andare So che non serve a niente Però io ti amo mentre dentro muoio No, tu non puoi capire Che sei il solo al mondo con cui voglio stare”. Il solo al mondo, l’eterna illusione che esista una sola persona che vada pbene per noi, la pretesa che questo unico diventi nostro compagno inseparabile.



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