Dopo cinque anni di assenza dal palco dell’Ariston Marco Masini torna a concorrere al festival di Sanremo. E’ la settima volta per il cantautore fiorentino. Alla sua prima partecipazione, nel 1990 vinse nel categoria delle nuove proposte con il brano Disperato. Nel 2004 invece la vittoria tra i big con il brano L’uomo volante, adesso tenta il bis. Come con tutti i big in gara, non sarà possibile ascoltare la sua canzone fino a quando non la canterà al festival, però il testo del brano è già stato distribuito e permette di fare qualche riflessione. E’ un brano molto riflessivo, che pone domande precise all’interno di una relazione che vive un momento di stanca, di dubbi e paure, come in tutte le relazioni che durano da tempo. Tali sensazioni sono espresse molto bene, con frasi brevi, incisive, che lasciano palpabili quelle sensazioni di amarezza, di stanchezza che si vivono in questi momenti. Quei momenti in cui, come dice brillantemente Masini, ci si annoia anche di se stessi: “Che giorno è, ti stai annoiando di te”. Alla noia si aggiunge quasi sempre in questi momenti anche il cinismo: “Che parli cinicamente, niente vale niente”. Quando si hanno dubbi, su se stessi e su quelli che ci sono vicini, immediatamente scatta la negatività, nulla vale la pena essere vissuto: “Ti vedo ma sei assente quasi trasparente dimmi che giorno è ti stai stufando anche di te”. Poi l’invito a riprendersi, a ricominciare: “Vivere cadere vivere e rialzarsi, ricominciare come la prima volta”. Si può sempre ricominciare dice Masini: “Dimmi che adesso ti importa e smettila di smettere, vivere ed amarsi viete e lasciarsi vivere e riconquistassi come l’ultima volta in questa vita che ha fretta”. Non bisogna fermarsi sui nostri dubbi e le nostre paure: “Se ti accontenti di te se resti ancora ieri”. Un bel testo questo di Marco Masini, che si pone come uno dei più maturi e consapevoli di tutto il festival.