Tra gli ospiti del Festival di Sanremo 2015 troveremo anche Biagio Antonacci. Nato a Milano il 9 novembre 1963, trascorre infanzia e adolescenza a Rozzano. Conscio del suo talento, cerca di entrare in contatto con gli ambienti discografici milanesi e a 25 anni realizza il sogno di firmare un contratto discografico. Pubblica così il suo primo disco, dal titolo “Sono cose che capitano”. Questo lavoro, in cui è contenuto “Fiore”, gli consente di cominciare a farsi notare. Nel 1991 arriva nei negozi “Adagio Biagio” e il suo nome comincia a circolare con insistenza tra il pubblico.
Quello che è il suo primo successo è datato 1992 ed è la canzone dal titolo “Liberatemi”, “title track” dell’album omonimo. Il disco, prodotto da Mauro Malavasi, che in passato ha curato la creazione dei lavori di artisti come Lucio Dalla, contiene un pezzo scritto da Eros Ramazzotti e con 150 mila copie vendute è un successo clamoroso. Di quegli anni è il suo approdo nella Nazionale Cantanti, capitanata da quel Gianni Morandi che poi diventerà suo suocero. Biagio Antonacci ha infatti sposato la figlia dell’artista bolognese, a cui ha dedicato diverse canzoni, anche dopo il difficile momento della separazione e del divorzio.
Nel 1993 partecipa al Festival di Sanremo e la sua “Non so più a chi credere” risulta molto apprezzata sia dagli addetti ai lavori che dal pubblico. L’anno dopo esce “Biagio Antonacci”: l’album, dove c’è ancora la mano sapiente di Mauro Malavasi, segna un nuovo record di vendita, perché sono 300 mila le copie vendute. Tutto ciò è possibile grazie a canzoni poetiche e intense come “Se io se lei”. Il 1996 è un altro anno importante non solo perché esce il nuovo lavoro, dal titolo “Il mucchio”, ma anche perché questo è il primo disco che lo vede nelle vesti di produttore.
La sua carriera vive uno stato di grazia perenne: nei primi mesi del 1998 arriva nei negozi “Mi fai stare bene”. Anche questo album lo vede nel ruolo di produttore e le vendite superano il milione. Brani come “Iris (tra le tue poesie)” e il tour promozionale fanno si che il disco rimanga in classifica per ben 24 mesi. Nel 2000 decide di fare il punto sulla propria carriera, ma invece di un classico “The best of” sceglie di creare un disco dove ricanta le sue canzoni arrangiandole diversamente o inserendone versioni live. Il titolo di questa particolare raccolta è “Tra le mie canzoni”. Un anno dopo, in occasione del suo compleanno, fa arrivare nei negozi “9/NOV/2001”, che lo conferma artista seguitissimo.
Il 2004 è l’anno di “Convivendo parte 1”, disco che nelle sue intenzioni è la prima parte di un lavoro che vedrà totalmente luce alla fine dello stesso anno. Il disco ha un successo strepitoso, sia per quanto riguarda la prima che la seconda parte e il tour che ne segue è “sold out” ovunque. Nel frattempo l’artista continua anche a regalare testi ai colleghi, tra cui ad esempio “Vivimi”, brano che Laura Pausini inserisce nel 2004 nel suo “Resto in ascolto”. La sua importanza nel panorama autoriale, ormai acclarata, è ironicamente confermata dal pezzo del giovane Simone Cristicchi, che gli dedica una canzone dal titolo “Vorrei cantare come Biagio”.
Nel triennio che va dal 2007 al 2010 pubblica tre dischi, due di inediti, ovvero “Vichy Love” nel 2007 e “Inaspettata”nel 2010, e nel mezzo un “The best of” che raccoglie i suoi successi dal 1989 al 2000. Nel 2011 vive l’emozione di esibirsi per tre sere di fila all’Arena di Verona e l’anno dopo, in primavera, esce “Sapessi dire no”, la cui cover è stata affidata a Milo Manara e che Antonacci dedica a Lucio Dalla. Infine, nel mese di aprile dello scorso anno arriva nei negozi la sua ultima fatica, prodotta in parte in Usa e presentata via web. Il titolo del disco è “L’amore comporta”.