Tra gli otto giovani che fanno parte delle Nuove proposte in gara al Festival di Sanremo 2015 c’è anche Serena Brancale, una ragazza nata a Bari il 4 maggio del 1989. Cresciuta in una famiglia di musicisti, ha presto iniziato a esercitarsi al pianoforte, per poi intraprendere lo studio del violino, all’età di dieci anni. Il suo esordio nel mondo dello spettacolo è però avvenuto nel cinema, grazie alla partecipazione a Mio cognato, una pellicola in cui ha recitato accanto a Sergio Rubini e Luigi Locascio nel lontano 2002. Tre anni dopo ha invece iniziato a collaborare con Radiobari, in qualità di voce ufficiale, studiando in contemporanea canto presso il Conservatorio Piccinni del capoluogo pugliese, dove ha poi conseguito il diploma in canto jazz. Ha inoltre iniziato a girare l’Italia in lungo e in largo, partecipando a rassegne cantautorali, festival e manifestazioni di vario genere, come il Bravo Cafè a Bologna, il Premio Cuore Valentino e l’Argojazz.
La sua formazione artistica è avvenuta ascoltando artisti dei generi più svariati, da Violeta Parra a Sarah Vaughan, passando per Mercedes Sosa, Noa ed Ella Fitzgerald. Oltre al canto e alla recitazione, si interessata anche di danza e teatro, a conferma di un amore per ogni forma artistica molto sviluppato. Nel suo curriculum entrano anche i due dischi incisi all’interno del progetto Camera Soul. A Sanremo presenterà il brano Galleggiare, una canzone nel quale racconta la nascita di un rapporto d’amore e la capacità di saper prendere decisioni. Un brano con il quale potrebbe farsi conoscere presso un pubblico molto più vasto di quello che ha già avuto modo di apprezzarla sinora. Il pezzo è stato composto da lei stessa, quattro anni fa, proprio sperando di poterlo tirare fuori per un’occasione particolare, che ora è finalmente arrivata.
Nelle interviste da lei rilasciate prima della kermesse sanremese, si è definita in maniera abbastanza originale, etichettandosi come una violinista che canta. Si sente inoltre una sorta di ambasciatrice della Puglia e proprio per questo, a Sanremo avrà accanto Carolina Bubbico, che dirigerà l’orchestra durante l’esecuzione del suo brano. Le due sono infatti molto amiche e hanno sempre ascoltato musica in quantità industriale, tanto jazz soprattutto, ma anche soul, R&B, funk, pop e musica italiana, affinando quindi lo stesso gusto. A completare la squadra dei pugliesi in avanscoperta a Sanremo, ci saranno il batterista Mimmo Campanale, il pianista Beppe Fortunato e il contrabbassista Luca Alemanno.
Naturalmente Serena Brancale va in Liguria per vincere o quantomeno fare bella figura, cosa che però non gli impedisce di guardare al lato puramente ludico della competizione, vista come un qualcosa di totalmente nuovo da scoprire giorno per giorno. Anche per lei, come per gli altri, una buona performance potrebbe essere la spinta definitiva per riuscire a fare della musica una vera professione anche per il futuro.
In un’altra intervista che era stata concessa a novembre, per All Music Italia, aveva affermato che dovendo scegliere un artista con cui duettare sul palco dell’Ariston, avrebbe sicuramente optato per Pino Daniele, il grande artista napoletano scomparso da poco, del quale ha sempre apprezzato la capacità di composizione e la voce.
Ora anche per lei si avvicina il momento della verità. Se riuscisse a farsi valere nella sua esibizione sanremese, senza cedere alle forti emozioni che anche per lei possono rivelarsi il maggiore pericolo, potrebbe dare una svolta definitiva alla sua carriera. Intanto, potrà comunque sfruttare al massimo una vetrina promozionale come il Festival, un’occasione da non perdere in vista della prossima uscita del suo primo lavoro in studio, l’album che ha lo stesso titolo del brano sanremese, per il quale si è avvalsa della produzione di Michele Torpedine e che sarà pubblicato sotto l’autorevole egida di Warner Music.