Stasera calcherà il palco dell’Ariston vestita Just Cavalli e Roberto Cavalli, accompagnata dal Maestro d’Orchestra Diego Cavalletti. Occhi dolci, capelli rossi, lei è Annalisa, e io l’ho incontrata insieme ad alcuni colleghi in occasione della round table che ci ha concesso proprio stamattina in hotel. Ecco cosa le abbiamo domandato, e cosa lei ci ha risposto!



Cara Annalisa, non è certo la prima volta che ti ascoltiamo con piacere cantare sul palco dell’Ariston. Il tuo brano sanremese ‘Una finestra sulle stelle’ recita “cambio faccia, cambio modo di pensare”. Quanto sei effettivamente cambiata dal 2012, ultima apparizione a Sanremo, ad oggi?

Sono passati due anni, intensi e di duro e lungo lavoro. Penso di aver fatto un bel percorso di crescita, certo anche aiutata dall’aver finalmente capito come si svolgono le giornate sanremesi. Oggi mi ripresento al Festival più preparata e più pronta di prima, anche se alla fin fine l’agitazione è sempre quella. Non c’è abitudine che tenga! Anche la mia canzone racconta un aspetto prettamente emotivo, ed io stessa ho puntato alla comunicazione più sincera all’interno del testo del pezzo. Volevo essere soltanto profondamente me, davanti al pubblico e alle persone.



Hai dichiarato di aver assolutamente bisogno di stare da sola prima di qualsiasi esibizione importante. Ciò significa che anche stasera ti chiuderai in camerino finchè Carlo non ti chiamerà sul palco?

Beh no… Non esattamente! In realtà ho davvero bisogno di cinque minuti di “asocialità”, senza nessuno attorno, e con la mente un po’ libera, completamente dedicata solo e soltanto a me stessa. Però non mi chiuderò in camerino per sei ore di fila. Mi bastano pochi istanti dietro le quinte, anche solo poco prima che lo schermo si apra. Sento il bisogno di fare mente locale, nient’altro.



Il tuo prossimo disco si intitola ‘Splende’ e contiene ben 7 brani co-firmati da te stessa. Non hai avuto la tentazione di portare al Festival un pezzo scritto anche da te?

No, sinceramente ho sempre pensato che quella fosse assolutamente la canzone giusta per Sanremo. Mi è subito stato evidentissimo che “Una finestra sulle stelle” fosse quella da proporre qui, perfettamente azzeccata. Trasmette tanta magia, tanta energia, e vede un arrangiamento con un’orchestra molto presente, decisamente protagonista. Ho sentito molto trasporto per questo brano, sin da subito. Me ne sento quasi autrice, e il merito è tutto di Kekko Silvestre. È lui infatti che me lo ha scritto, e questo conferma la sua professionalità oltre alla sua grande capacità artistica. Riesce sempre a scrivere la canzone perfetta per l’artista a cui la consegna. E c’è riuscito anche con me! Sento questo progetto talmente vicino, da volerlo fare arrivare e conoscere proprio a tutti!

Quest’anno il vincitore di Sanremo avrà la possibilità di partecipare direttamente all’Eurovision Song Contest. A te piacerebbe calcare anche quel palco importante?

Sì, sarebbe veramente fichissimo. Credo nessuno rifiuterebbe la possibilità di partecipare all’Eurovision, anche soltanto per l’idea egoistica di poter vedere cosa accade davvero fuori dal nostro paese. Quindi sì, sarebbe proprio bello.

Tra qualche tempo ti vedremo al Cinema nei panni della protagonista femminile di ‘Babbo Natale arriva da Nord’, diretto da Maurizio Casagrande. Come ti stai preparando a questa nuova avventura?

In realtà in pochi lo sanno, ma mi sono buttata a capofitto nella recitazione ormai da un po’. Il mese di Gennaio è stato particolarmente intenso, l’ho passato facendo avanti-indietro fra Sanremo e Salerno. Le cose ancora da imparare sono moltissime, mi sto ponendo a tutti i colleghi di set con la massima semplicità anche perchè non sono un’attrice. Il personaggio che però ricercavano era proprio quello di una cantante, quindi fa proprio al caso mio. La storia per altro mi rispecchia un pochino. Il mio ruolo è quello di una ragazza di nome India, con una personalità assolutamente differente dalla mia, ma con il sogno di far la cantante, e questo certo ci accomuna.

Ci dai qualche anticipazione in fatto di live?

Il tour lo stiamo organizzando in questi giorni, ma sono già confermate due date di anteprima; il primo Aprile a Milano, e il 3 Aprile nella capitale, Roma. Ovviamente il tutto proseguirà più avanti. Vorrei costruire i live portando sempre e comunque avanti il grande senso di verità che sempre un po’ ho voluto mi rispecchiasse. Mi piacerebbe aprire i concerti con dei video che in un certo modo raccontino il backstage e anche tutto il lavoro fatto in questi mesi per la riuscita di uno spettacolo dal vivo. Non proprio un documentario ma qualcosa di molto simile…

C’è una voce fra quelle delle Nuove Proposte che più ti piace?

Ovviamente Chanty. È di Savona come me, quindi ho fatto il tifo assolutamente per lei…

Questo lavoro spesso ha una pecca grossa; quella di togliere tempo alla vita privata. Nonostante la tua semplicità e le tue radici – certo non dimenticate – i meccanismi della tua vita privata in che modo sono cambiati?

In realtà praticamente per nulla. Rimango della convinzione che se uno vuole, il tempo lo trova. E io lo trovo! Certo magari ti devi spostare, e devi macinare dei kilometri per arrivare da chi ami, ma d’altronde tutti lavorano e tutti viaggiano. Ad esempio a Milano conservo un sacco di amici storici, e quando passo da lì ci accordiamo e ci ritroviamo insieme. Se uno ci tiene, ci si organizza!

 

(Claudia Cabrini)