Vorrei parlare di questo articolo uscendo ancora una volta dai panni della critica per eccellenza o della giornalista che descrive quello che vede o sente. Vorrei parlare di questi due ragazzi come se vi stessi raccontando una favola, perché tale è. Potrei citarvi come esempio Modugno prima di parlarvi di loro, un Modugno che viveva in un’Italia in cui già esistevano le raccomandazioni e il Dio denaro, se non avevi nessuna delle due era difficile riuscire a realizzare il sogno di diventare qualcuno per trasmettere la tua musica, il tuo talento. Modugno scappò dal suo paese per cercare di conquistare il mondo… improvvisandosi cameriere e comparsa a Cinecittà… il finale lo conosciamo tutti
Loro sono i Fratelli Filieri, e la storia è quasi simile, Enrico e Lino Filieri, assolutamente italiani, vivevano in un piccolo paese nel nostro Sud, una voce indiscutibilmente bella quella del primo e due mani su una tastiera libera di dare emozioni quelle del secondo.
Due talenti accomunati da un’unica passione ed un unico scopo, trasmettere la loro musica in giro per il loro paese, e successivamente per il mondo, questo in Italia gli è stato negato, vuoi per le etichette discografiche sempre più pretenziose, vuoi per una spinta che non tutti hanno, vuoi per la moltitudine di cantanti che girano allo sbaraglio alla ricerca di un posto in Paradiso, i loro provini sono sempre stati rispediti al mittente, abbattendo così il loro sogno, la loro voglia di provarci e le loro ambizioni.
Fanno le valigie e partono per la Germania, abbandonano il loro mondo per trovare un lavoro che li faccia star bene fuori dal nostro paese, abbandonano ogni aspettativa con la consapevolezza che non sarebbero mai arrivati da nessuna parte considerato l’ambiente in cui hanno sempre vissuto. Enrico inizia a lavorare come cameriere, si paga la sua vita, le sue serate, e la sua casa, Lino, parte con la famiglia e ricomincia da zero, fino al momento fatidico, quello in cui capiscono che una vita senza sogni è una vita senza cuore, senza battito senza emozione, prendono in mano i loro risparmi e comprano una tastiera, non era finita la loro voglia, si sono rimboccati le maniche ed hanno stabilito che loro… dovevano ricominciare a far girare le note, per far girare ancora il sangue nelle vene.
Tentano il provino a “Das Supertalent” il nostro “Italia’s Got Talent”, il primo a porte chiuse, il secondo anche, il sogno si avvicinava sempre di più, increduli accedono al terzo provino in TV e lo schiaffo morale per la nostra Italia arriva in direttissima, i Fratelli Filieri passano direttamente in finale e sapete con quale canzone? “O SOLE MIO”, ebbene si, hanno portato l’Italia all’estero per essere valutati esattamente per quello che già erano, due talenti indiscussi, due che con la musica facevano magie, una voce calda ed una tastiera sopraffina. Il sogno si avvera, i Fratelli Filieri arrivano terzi a questo talent in Germania visto in modo diverso da noi, un talent dove vince il migliore, dove hai le porte aperte per la vita in musica, il terzo posto lo guadagnano ancora una volta con una canzone che è stata patrimonio culturale e musicale della nostra terra “CARUSO” arrangiata come la precedente, in una veste tutta nuova, una veste che ti fa amare ancora di più questi due giovani talentosi, io non avrei scommesso mai un solo centesimo sulla riuscita di canzoni così importanti in panni diversi. Una standing ovation li ha accolti in ciò che loro aspettavano da tutta una vita , la gioia di farsi riconoscere tra la gente come coloro che hanno portato una nuova ventata alla generazione dei “tutti uguali”. Hanno recentemente firmato un contratto con una delle maggiori case discografiche tedesche, a seguito del CD uscito immediatamente dopo il talent.
Ed ultimo avvenimento, non per grado di importanza, sono riusciti a coronare l’ennesimo sogno nel cassetto, hanno infatti, recentemente rilasciato un’intervista per una radio accogliendo con sorpresa l’intervento di Alessandro Canino che si è complimentato con loro per aver raggiunto il traguardo tanto atteso. Nulla di più soddisfacente, se a dirlo è proprio Canino, che dopo un lungo periodo di assenza è tornato a far battere il cuore di chi amava ripresentandosi con un Cd tutto nuovo e coinvolgente: “IO” infatti è uscito lo scorso anno, con la ROS GROUP di Rossano Eleuteri, celebre produttore discografico, e musicista dalla carriera lunga un’intera esistenza. Vorrei solo aprire gli occhi all’Italia in questo momento, vorrei avere una bacchetta tra le mani e spalancare le porte a loro, e a chi, come loro necessitano di andare via per privarci di talenti.