Anche Matteo Salvini ha voluto replicare al post lasciato su Facebook da Gianni Morandi il 21 aprile scorso dopo la strage di migranti nel Canale di Sicilia: “Se Gianni Morandi è così attento a esigenze di #immigrati, dia buon esempio: accolga, ospiti, mantenga e paghi di tasca sua!”, ha scritto il leader della Lega Nord. Il cantante aveva voluto ricordare sul social network, scatenando reazioni anche molto dure, che “migliaia e migliaia di italiani, nel secolo scorso, sono partiti dalla loro Patria verso l’America, la Germania, l’Australia, il Canada con la speranza di trovare lavoro, un futuro migliore per i propri figli, visto che nel loro Paese non riuscivano ad ottenerlo, con le umiliazioni, le angherie, i soprusi e le violenze, che hanno dovuto sopportare! Non è passato poi così tanto tempo…”.
Da tempo Gianni Morandi è attivissimo sul social network Facebook dove spesso e volentieri posta simpatiche foto selfie in cui viene ritratto mentre cucina, mentre fa la spesa o altre amene attività. Ha un seguito di milioni di persone ed è amatissimo su facebook come lo è da cantante, una carriera ultra decennale. Un paio di giorni fa però ha fatto “l’errore” di esprimere un suo parere sulla recente strage di migranti nel Mediterraneo, postando una foto di emigranti italiani del secolo scorso e ricordando che anche noi abbiamo vissuto la stessa sorte dei tanti che oggi fuggono dall’Africa. Il suo post, innocente e semplice, è stato immediatamente attaccato da migliaia di commenti astiosi: prenditi i clandestini a casa tua, ad esempio, oppure lo hanno chiamato scafista. Altri hanno commentato in modo più argomentato e civile: “Molti zii e cugini sono emigrati in america, australia, nord europa, ma si sono adatti ad usi costumi e tradizioni dei posti, hanno accettato fin da subito le religioni professate senza mai rinnegare la propria. si sono umiliati e adattati ai lavori meno graditi dei residenti, rispettando cose e persone dei luoghi. non hanno avuto sussidi e senza contare che prima il lavoro c’era per tutti. vogliamo ancora fare il confronto?”. Morandi non abituato a questo tipo di polemiche che invece sono il pane quotidiano di facebook, si è messo diligentemente a rispondere a uno a uno di migliaia di commenti, perdendoci, come ha raccontato, delle ore. Oggi commenta che non si aspettava fra i suoi seguaci tanto razzismo e odio. Alla fine ha scritto così: “14mila messaggi! Ho anche risposto ieri sera per un paio d’ore. Forse non mi aspettavo che più della metà di questi messaggi facesse emergere il nostro egoismo, la nostra paura del diverso e anche il nostro razzismo. A parte gli insulti, che sono ormai un’abitudine sulla rete, frasi come ‘andrei io a bombardare i barconi’ o ‘sono tutti delinquenti e stupratori’ oppure ‘vengono qui solo per farsi mantenere’, mi hanno lasciato senza parole… Magari qualcuno di questi messaggeri ha famiglia, figli e la domenica va anche a messa. Certamente non ascolta però, le parole di Papa Francesco”.