Abiku e Dust sono due tra le realtà più interessanti dello sconfinato mondo del rock italiano. Dei primi abbiamo parlato abbondantemente nei mesi precedenti e li abbiamo già lodati per il modo sapiente e gradevolissimo con cui sanno fondere la tradizione cantautorale italiana alle sonorità di un certo indie pop anglosassone. 



I Dust, anche loro sotto il roster della Sherpa Records, hanno da pochi mesi fatto uscire “On the Go”, il loro primo full length, e sembrano aver appreso in pieno la lezione di The National, Interpol e Depeche Mode, mettendola al servizio di una capacità di scrittura ad altissimo livello. 

Dei torinesi Nova Lumen, invece, si è ancora parlato poco. Sotto il monicker di Lumen hanno pubblicato due ep a partire dal 2012, fortemente influenzati dal Synth pop più solare e dinamico e anche dalle cose del primo Battiato. Dopo aver aggiunto Nova al proprio nome, per risolvere l’omonimia con una band russa, sono pronti a rilasciare l’album d’esordio “Assurdo Universo”, che sarà pubblicato a settembre per i tipi di Gente Bella. Dall’ascolto in anteprima di alcune delle tracce, possiamo tranquillamente dire che piacerà parecchio. 



Cosa accomuna queste tre band? Presto detto: hanno tutte appena fatto uscire un nuovo video e si tratta di tre prodotti molto belli, che vanno a completare dal punto di vista visivo i già affascinanti contenuti musicali dei pezzi a cui si riferiscono. 

Per gli Abiku si tratta di “Otto ore”, un pezzo ironico ma anche fortemente provocatorio, sulla deriva che il lavoro può avere per le nuove generazioni: 

I Dust hanno creato un elegante bianco e nero di atmosfera metropolitana per “Cinema pt.1”, quarto singolo estratto da “On the Go”: 

Da ultimi, i Nova Lumen hanno girato in alcuni suggestivi ambienti di Torino, completamente in analogico, dando così un tocco “vintage” ad un brano, “Ambrosia”, fantastica in maniera scherzosa sul tema dell’immortalità.



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