Francesco Tarducci è nato a Senigallia nel 1980 e ad oggi è noto col nome di Nesli. Si è cimentato in vari generi differenti, divenendo noto con il rap e famoso a livello nazionale da quando ha deciso di dare una svolta al proprio personaggio, prendendo anche parte a Sanremo, e quest’estate al Coca Cola Summer Festival. Il suo pseudonimo è molto particolare, ma ha un significato preciso. Si tratta dell’anagramma di Lines, ovvero la marca di pannolini, ed è anche il nomignolo datogli da suo fratello maggiore, Fabri Fibra, quand’erano piccoli. La sua adolescenza non è per nulla facile, sconvolta da un episodio truce. S’appassiona d’armi e si ritrova tra le mani una pistola, con la quale erroneamente spara a un suo amico. Il ragazzo viene colpito e le sue condizioni sono molto gravi. Viene ricoverato d’urgenza e rischia di morire per mano di Nesli, ma miracolosamente riuscirà a riprendersi. Suo fratello inizia ben prima a farsi un nome nel mondo dell’undeground rap, ma nel ’99 arriva anche Nesli, che propone il suo demo Fitte di latte, che in ambito locale gli regala una discreta fama. Grazie a questo si convince di potercela fare, e si sceglie un nome per la scena rap, Nesly Rice. Il suo stile richiama in parte quello di Fibra, dovuto soprattutto a influenze simili, ma al microfono pare ben più riflessivo e meno istintivo. Qualcuno però trova fin troppe somiglianze con lo stile di Uomini di mare (gruppo del fratello) nel suo Fitte di latte, ma probabilmente è dovuto alla partecipazione al progetto di Lato. A questo punto decide di cimentarsi in svariate collaborazioni. Ha voglia di crescere e apprendere, alla ricerca del vero se stesso, e si ritrova così al fianco i Marya, Kaso & Maxi B, fino ad arrivare ai Sottotono, proponendo il suo pezzo Da me, pubblicato nell’album In teoria. Un po’ del suo lavoro è dunque arrivato a livello nazionale, e nel 2000 prende parte al Dinamite Mixtape del collettivo Teste Mobili, mentre l’anno seguente a Cactus, del gruppo Piante Grasse. Nel 2003 arriva il suo primo album, Ego, interamente composto da musiche dal vivo e nessun componente sonoro. Il risultato è particolare, insolito ma soprattutto intrigante, anche se i tradizionalisti non lo vedono di buon occhio. L’anno seguente arriva Home, che ne segna l’esordio anche come produttore, e per la prima volta spunta il nome di Fibra tra le collaborazioni. Esce Tradimento, album di suo fratello, e a produrre la maggior parte dei brani è proprio Nesli, che firma un contratto con la Universal, che farà uscite Le verità nascoste, premiato come album hip hop dell’anno da Repubblica. Collabora a Bugiardo del fratello, e crea FOBC, gruppo composto con Vacca. Regala ai propri fan, via MySpace, Nesliving volume uno, collaborando con Two Fingerz nello stesso anno, per poi pubblicare il quarto album, Nesliving volume due. il suo brano La fine, a dimostrazione del successo nazionale, è stato rifatto da Tiziano Ferro nell’album L’amore è una cosa semplice. Ormai Nesli non si sente legato unicamente all’ambito rap, e apre il concerto di Mika a Milano nel 2010. L’amore è qui arriva 13° nelle classifiche nostrane, e torna a collaborare con Mondo Marcio per Musica da serial killer. Dal rap si passa al pop in maniera netta con Nesliving volume tre, e il debutto è al primo posto in classifica. Pare sia vicino alla partecipazione al Festival, ma su Facebook è proprio lui a smentire il tutto. Emma Marrone lo apprezza e lui scrive per lei Dimentico tutto. Nel 2013 arriva il suo primo disco d’oro, date le 30mila copie vendute da Nesliving volume tre e nel 2015 è arrivato Andrà tutto bene, ottavo album, ancora prodotto dalla Universal. Conti lo vuole a Sanremo e stavolta l’accordo c’è. Nesli è ormai fuori dall’underground e prova a sperimentare la propria passione per la musica a tutto tondo. Sul fronte personale dal 2008 non vi è più un rapporto con suo fratello, come confermato da entrambi in svariate interviste. Nessun motivo è mai stato fornito a mezzo stampa ma, al di là dei tanti litigi, Nesli ha sempre dichiarato di non provare rancore verso di lui.