Un’intervista approfondita del Fatto quotidiano al cantante napoletano rivela risvolti interessanti e inediti. Ad esempio il mito della musica cosiddetta “liquida” quella che si scarica da internet senza più bisogno di comprare cd, il futuro stesso della musica come dicono gli esperti del settore. Ebebbe, rivela D’Alessio che a fronte di cinque milioni di sue canzoni scaricate dalla Rete, ha incassato solo 1300 euro, come ha letto sull’estratto conto della sua casa discografica. Cifre che la dicono lunga di un finto business, quello appunto della musica in download, figuriamoci cosa guadagnerà chi ha solo 5 o 10mila download. Dice D’Alessio: rido quando mi dicono che un mio video ha venti milioni di visualizzazioni, non significa nulla. Eppure è quanto media e case discografiche cercano di farci credere. D’Alessio nell’intervista parla anche di politica: “Voto Partito radicale ma non ho mai fumato spinelli, ne ho paura”. Sfata poi un altro mito, quello di Napoli città di musicisti amici e fratelli: ti giri un momento e ti arriva una coltellata alle spalle, dice. “Pino Daniele? Siamo nati a venti metri di distanza. Nasco suo fan. Lui detestava il gossip, era un orso tranquillo. Non avrebbe voluto quello strazio dei funerali” ha commentato.