Intenso, magico, nuovo nella sua freschezza e geniale nelle sue innovazioni, questo è stato il Principe della musica italiana a Roma il 15 luglio 2015. Ha incantato il pubblico lasciandolo immobile sulle proprie sedie, estasiati dalla ricchezza di un poeta che non delude mai, sempre più vero, sempre più nelle vene di chi lo ama da sempre o da poco. Non ha limiti di paragone per me che ho imparato da lui l’arte e la poesia, la bellezza e la semplicità di note intrecciate in maniera sublime, da Caterina a La Donna Cannone, passando per Rimmel e Viva L’Italia, attraversando Atlantide e il Bandito e il Campione interpretata ieri insieme al fratello Luigi Grechi De Gregori, fino ad atterrare con Vola Vola insieme all’impeccabile Ambrogio Sparagna, altro ospite di lusso. 



Nota dopo nota tutti eravamo innamorati della sua naturalezza, geniale follia che lo ha portato a riproporci pezzi storici ancor più coinvolgenti delle prime versioni. Ero immobile a fissare passo dopo passo i tratti della mia vita, e non vuole essere questo un parere strettamente personale, credo fermamente che sia lui stesso ad impersonare ogni vita entrandoci a gamba tesa con le sue parole, ci ha commosso e rabbrividito ancora una volta , e ancora una volta ci ha salutato dandoci la buonanotte tra telefono e cielo. 



“Bell’amore” è proprio quella pace dei sensi che ci ha donato sotto le luci che illuminavano la sua bellezza. Grazie Principe…. Da me e da tutta la Roma che hai emozionato.

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