Il concerto dei Muse svoltosi ieri all’Ippodromo delle Capannelle di Roma ha avuto certamente un grande riscontro da parte del pubblico presente, ma c’è anche chi ha avuto qualcosa da ridire sull’organizzazione dell’evento. Il profilo Facebook del Rock in Roma è infatti in queste ore preso d’assalto dai tanti supporters della band che lamentano un impianto audio non all’altezza di una manifestazione di tale importanza. Da quanto emerso leggendo i commenti pubblicati dai presenti, i ripetitori funzionavano alla perfezione soltanto in una metà dell’Ippodromo, con i fan disposti nelle zone più lontane dal palco costretti a chiedere a gran voce un intervento sull’impianto audio che consentisse anche a loro di godere degli assoli di Matthew Bellamy. Una situazione da alcuni definita “indegna”, che non ha però rovinato alla gran parte dei presenti l’emozione per un evento straordinario.



C’era anche Alessandro Presti, il bassista dei Dear Jack, tra il pubblico che ieri sera ha assistito al concerto tenuto dai Muse all’Ippodromo delle Capannelle a Roma. Il musicista della band uscita da Amici 2014 ha condiviso l’emozionante esperienza con i suoi fans attraverso un video pubblicato su Instagram. Nel breve video vediamo il viso di Matthew Bellamy proiettato sui megaschermi mentre il cantante intona Madness, il secondo estratto dal sesto album in studio The 2nd Law. Clicca qui per vedere il video.



Non poteva mancare tra i brani in scaletta per il concerto tenuto ieri dai Muse all’Ippodromo Le Capannelle di Roma il singolo “Supremacy”, quarto estratto dal sesto album “The 2nd Law. Supremacy è la traccia d’apertura dell’album pubblicato il 20 febbraio 2013 ed unisce l’hard rock alla musica sinfonica, presentando alcune somiglianze con “Kashmir” dei Lez Zeppelin. In un video giratro da uno dei fans presenti allo show di ieri ascoltiamo la voce di Matthew Bellamy intonare questa canzone mentre il pubblico canta con lui: clicca qui per vedere il video.



C’è chi ha guardato il concerto dei Muse con il telefonino sempre acceso per scattare foto e girare video e che, invece, ha preferito godersi lo spettacolo dall’inizio alla fine cantando e ballando al ritmo della musica della band inglese. E’ il caso di una ragazza che, su Instagram, mentre tutti pubblicano gli scatti del concerto ha postato una foto molto significativa che esprime alla perfezione il suo punto di vista. “Io non ho foto da caricare perché mentre voi alzavate i cellulari, io ero intenta ad alzare le braccia, a cantare, a ballare e a godermi il concerto”. Cliccate qui per vedere il post.

Tra i fans che, ieri sera, hanno assistito al concerto memorabile dei Muse all’Ippodromo delle Capanelle di Roma c’era anche Emma Marrone. La cantante salentina, amante della musica in tutti i suoi aspetti, si è mescolata alla folla cantando e ballando al ritmo della musica della band inglese. Proprio come tutti i fans, anche Emma Marrone, su Instagram, ha pubblicato un video dello show. Cliccate qui per vedere il post.

E’ stato uno spettacolo straordinario quello offerto dai Muse, ieri sera, durante il concerto che la band britannica ha tenuto all’Ippodromo delle Capanelle. Il giorno dopo, l’entusiasmo dei fans è ancora alle stelle così come i segni che portano sul corpo. “Lividi sul torace, braccia e sulle gambe ecco cosa significa andare ad un concerto in prima fila dei Muse”, “Penso che ieri abbiano fatto una delle migliori scalette di sempre”, “Stupendo”, “Ieri i Muse al #rockinroma sono stati pazzeschi, mi sono messa a piangere”, scrivono i fans su Twitter. E su Instagram le foto impazzano. Cliccate qui per vedere il post.

Quarantamila persone si sono riunite ieri sera all’Ippodromo delle Capannelle per il concerto dei Muse, unica tappa italiana del Drones World Tour 2015 della band britannica. Un ritorno nella capitale celebrato con un sold out dopo il grande concerto del 2013 allo Stadio Olimpico, il primo a essere diventato un film registrato in 4K Ultra High Definition. Meno scenografie spettacolari in questa occasione ma sempre tanto rock in una scaletta che non ha deluso anche i fan più affezionati: dopo l’apertura affidata alla band inglese Nothing But Thieves, Matthew Bellamy e i suoi hanno proposto pezzi storici e alcuni inediti tratti da Drones, tra cui “Psycho”, “Reapers” e “Mercy”. Non potevano poi mancare brani come “Time Is Running Out”, “Hysteria”, “Supermassive Black Hole”, “Starlight” e “Apocalypse Please”. Tra le altre canzoni proposte ieri sera anche “The Handler”, “Plug In Baby, “Uno”, Dead Inside”, “Resistance”, “Munich Jam”, “Interlude”, “Citizen Erased”, “Supremacy”, “JFK”, “Uprising” e “Knights of Cydonia”.