Non c’ho effettivamente messo molto a commuovermi, e a realizzare che io ero lì, in mezzo alla stampa accreditata, per lui. Il nostro amico Lorenzo Cherubini, il più famoso e conosciuto Jovanotti, con il San Paolo sold out per lui e, soprattutto, le canzoni partenopee ad anticiparlo. Dalla vacanza in Costiera Amalfitana al super concerto live, il passo è stato breve ma altresì lunghissimo.
Sono arrivata al San Paolo distrutta, dopo una giornata indimenticabile ma durante la quale ho camminato più che mai. Avevo le gambe pesanti ed ero stanca. Ma c’ha pensato lui a farmi star meglio. Non ho nemmeno fatto in tempo a varcare i cancelli che la sua energia ha subito iniziato a travolgermi, con tanto di vibrazioni positive in arrivo da ogni dove. Al concerto al San Paolo, a Napoli, di Jovanotti, infatti, c’erano proprio tutti. Dai giovani agli adulti, alle nonne con i nipoti, ai fidanzati, i mariti e le mogli e, addirittura, anche famiglie al completo, col pargoletto di casa ancora incapace di camminare stabilmente su due piedi ma già lì, da Jovanotti, con una fascia a fargli da bandana e quelle chiare lettere scarlatte disegnate sulle gote con un rossetto rosso. J di Jovanotti.
Un concerto live emozionante, come forse ho avuto la fortuna di recensirne pochi. Sarà che Napoli è davvero mille colori, e lo mostra – nel bene o nel male – sempre. Come quella sera, il 26 Luglio. Nessun disguido, nessuna problematica nella gestione dei più di 40mila fan arrivati anche da tutto il mondo. Sì, lo so, sembra strano ma così non è. Perché molti dei turisti europei e non solo, arrivati in Italia anche e soprattutto per una delle città storiche più imperdibili di sempre, Napoli, non si sono voluti assolutamente far scappare il concerto più interessante degli ultimi tempi. E così, in treno con me, per arrivare al San Paolo, c’era anche una famiglia tedesca. Mamma, papà e due figlie. “Siamo qui per loro” mi raccontano. “Abbiamo visitato quasi tutta l’Italia, ma poi siamo tornati a Napoli per sentire Jovanotti. Loro (indicano le figlie, ndr) navigano sul web, scoprono nuovi talenti ogni giorno. Si sono innamorate di Jovanotti e non abbiamo potuto non accontentarle” Niclas’, da Dusseldorf.
Dunque, dicevo, neanche il tempo di realizzare che sei lì, a due passi dal cantante che ascoltavi ancor prima di poter capire davvero cosa significassero le sue canzoni, ancor prima di poterti ricordare di esserci, e boom. Si accende tutto. Dalla super saetta coreografica con la quale Jovanotti ha deciso di colorare il suo palco, a lui, in persona, in carne ed ossa e soprattutto frange. Le frange di quei suoi pantaloni sbrilluccicanti, dorati, che si muovono all’impazzata insieme a lui, incapace di star fermo per più di un quarto di secondo.
Prima di tutte Penso Positivo, col suo testo unico e ormai famosissimo. E, diciamocelo, ti prende bene, ti fa sentire bene come tutte le canzoni di Lorenzo d’altronde. Ma poi tante altre, come Tutto Acceso, o ancora Attaccami La Spina. L’Alba, Una Scintilla, Sabato ed Eros.
Come ben noto, infatti, uno degli ospiti del live al San Paolo è stato proprio lui, Eros Ramazzotti. Amico di Jovanotti da tempo, amico di Pino Daniele da ancor più tempo. Ha voluto ricordarlo, insieme a tutta Napoli e ai Napoletani presenti al concerto, cantanto alcuni tra i brani più famosi del grande Pino.
Indimenticabile Napul’è, sulle note della quale – inutile dirlo – mi sono ritrovata il viso in lacrime. Un’emozione unica e un’energia che, ne sono certa, lo stesso Pino Daniele avrà sicuramente percepito. “Perchè Pino vive!” grida il pubblico, “Perchè Pino è Napoli!” aggiunge Eros Ramazzotti. Con Jovanotti sul palco anche il bravissimo James Senese.
Torno a casa, concerto finito, e mi chiedo se sia stato tutto un sogno. A volte ti preoccupi di problemi che non esistono senza ricordare di quanto tu sia fortunata. E anche grazie a Jovanotti, il 26 Luglio, me lo sono ricordata. Ho camminato fino al mio hotel, sperso nel centro storico Partenopeo e lontano dal San Paolo. Ma ci sono arrivata felice, leggera, stanca ma carica di energia. E poi son tornata a casa, qui al Nord. Ma l’emozione di un live non se ne va subito. Ti rimane addosso, come ti resta addosso l’Estate che Jovanotti a gran voce canta sul suo palco. “La cosa più bella del mio tour è il pubblico” dice, Jovanotti. Vero. Ma il pubblico è bello perché la tua musica è bella, Lorenzo. Uno spettacolo assolutamente imperdibile e che probabilmente non dimenticherò mai. Respiro questa libertà!