Non c’è musica, non ci sono paroile, eppure il brano è finito tra i primi dieci della classifica pop austriaca. Si intitola Schweigeminute ( “Un minuto di silenzio”) e più che una canzone perché non ci suona e non ci canta nessuno è una protesta, contro il silenzio dell’Europa nei confronti degli immigrati che arrivano ogni giorno sulle nostre coste in condizioni disperate quando non muoiono in mare. Gli austriaci hanno risposto favorevolmente all’inusuale iniziativa e hanno comprato in massa il brano che viene anche trasmesso da molte radio. L’idea è stata del cantante austriaco Raoul Haspel, i ricavati vanno ai rifugiati del centro di accoglienza di Traiskirchen, dove invece dei duemila previsti al momento si trovano quattromila persone in condizioni che Amnesty International ha giudicato inaccettabili.