Presentato a Roma nel corso di uno showcase alla Antica Stamperia Rubattino il nuovo album di Edoardo De Angelis cofirmato con Michele Ascolese, con la direzione artistica di Francesco De Gregori. “Il cantautore necessario”  contiene  dodici classici della nostra canzone d’autore, riproposti con nuovi arrangiamenti. 



Si tratta di pezzi famosi e non che racchiudono i momenti più intensi di quello splendido movimento che negli anni passati vide protagonisti grandi nomi come De André, Tenco,  Ciampi, De Gregori,  Paoli, Dalla, Lauzi, Fossati etc.

Era il 1971 quando Edoardo De Angelis, balzò agli onori della cronaca musicale con il brano Lella con il quale vinse il Cantagiro in coppia con Stelio. Una storia quella di De Angelis, ricchissima di incontri, sempre dedicata alla musica come autore, interprete, produttore, organizzatore di eventi e divulgatore, oltre alle esperienze teatrali con Neri Marcorè. 



Una sorta di padre nobile della canzone d’autore, un personaggio per certi versi leggendario che ha collaborato e conosciuto la gran parte dei nostri cantautori incluso Piero Ciampi con il quale divise più volte il palco. Sua la firma come produttore sui due primi album di Francesco De Gregori. Come autore di testi ha collaborato con Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, De Gregori, Mina, Minghi, Vianella, Schola Cantorum. Proprio con questi ultimi fu protagonista di numerose apparizioni televisive che resero popolari tante sue canzoni inclusa Lella, diventata uno dei must della canzone italiana seppure cantata in dialetto romanesco.



Oltre venti album pubblicati, una presenza importante e discreta anche quando veste i panni del produttore. Indelebile il ricordo della partecipazione di Fabrizio De André in MAX,  album del cantautore Max Manfredi, prodotto da De Angelis e nel quale Fabrizio cantò nella Fiera della Maddalena, brano a dir poco stupendo.

Per questo nuovo album, dedicato alla canzone italiana d’autore, De Angelis si affianca a Michele Ascolese uno dei migliori chitarristi della nostra musica. Fabrizio De André, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Angelo Branduardi, Teresa De Sio, Eros Ramazzotti, Bungaro, Pippo Pollina sono solamente  alcuni dei nomi con i quali Ascolese ha collaborato senza considerare i molteplici progetti personali con Iguazù Project o Spirale.

La collaborazione fra De Angelis e Ascolese, appare più che riuscita, in quanto praticata in territori musicali ben conosciuti ad entrambi.

Il cantautore necessario” non è una persona fisica – puntualizza De Angelis nelle note del c- è la voce forte della canzone d’autore che ha accompagnato e accompagna, ogni giorno, il nostro vivere. E’ un umile, devoto, atto d’amore nei confronti della profonda bellezza di musica e parole che Francesco (De Gregori ndr), Michele ed io abbiamo conosciuto, riconosciuto, amiamo e portiamo nel nostro bagaglio. E’ questa bellezza senza fine, animata, vissuta, sentita, che desideriamo riportare all’attenzione di chi non ha avuto in sorte di conoscerla direttamente e di chi, con il tempo, l’ha dimenticata”.

Diciotto i brani proposti : La Canzone dell’Amore Perduto  di Fabrizio De André brano con il quale da sempre De Angelis apre i  propri concerti, a seguire Amara Terra Mia toccante  brano del primo Modugno, Santa Lucia (De Gregori), Cosa Portavi Bella Ragazza (Jannacci), Io e Te Maria di Piero Ciampi, Io Che Amo Solo Te (Endrigo),Mio Fratello Che Guardi Il Mondo (Fossati), Porta Romana di Giorgio Gaber, Il Mare, Il Cielo, Un Uomo (Paoli), La Casa Nel Parco, stupendo ricordo di Bruno Lauzi, La Casa In Riva Al Mare  firmato da Sergio Bardotti e Lucio Dalla che si avvale della voce di Francesco Di De Gregori e, per chiudere,  Se Stasera Sono Qui di  Luigi Tenco. 

Alle dodici canzoni si aggiungono cinque camei strumentali a firma di Michele Ascolese che si avvalgono di due partecipazioni straordinarie: Francesco De Gregori armonica in Ortigia e Neri Marcorè voce in La voce di Tua Madre.

Stupendo il booklet  nel quale per ogni canzone Edoardo De Angelis pennella delicati ricordi di antiche amicizie ed emozioni condivise come nel caso di  Piero Ciampi: “Si trattò, per me, di una vera fortuna, che mi permise di stringere un rapporto umano di elevata qualità, una bella intesa, con Ciampi artista, e prima uomo, di straordinaria sensibilità. Non posso contare le ore passate assieme a parlare, o a scrivere per la RCA versioni italiane delle canzoni di Elvis, o semplicemente seduti al tavolino di un’ osteria, a scrivere appunti di future canzoni su bianche tovaglie di carta”.

Un album da non perdere per chi ha amato la parte più nobile della nostra canzone, in uscita in questi giorni per la Helikonia (HK1609).